Il terrorismo torna a colpire il Regno Unito. Ieri sera, alla Manchester Arena, a conclusione del concerto della giovane pop star americana, Ariana Grande, un kamikaze ha azionato il suo ordigno tra la folla scatenando il panico tra i giovani e giovanissimi che riempivano l’impianto che ha una capienza di oltre 21mila posti. Secondo le fonti ufficiali ci sono almeno 22 morti e 59 feriti, tra le vittime anche dei bambini. Si tratta del peggior attacco terroristico avvenuto in Inghilterra, da quando nel luglio del 2005 a Londra quattro ordigni piazzati da Al Quaeda alla metropolitana uccisero 56 persone e ne ferirono 700.
Cordoglio è stato espresso dalla premier britannica, Teresa May, che ha sospeso la campagna elettorale in corso.
Poco dopo l’attacco, sono giunti messaggi di condanna della violenza e di solidarietà per le famiglie delle vittime da diversi capi di stato. Anche alcuni leader delle Chiese cristiane hanno espresso dolore per l’azione violenta.
Il vescovo di Manchester, David Walker, ha chiesto su Twitter di pregare per la gente di Manchester affermando «Abbiamo affrontato in passato attacchi terroristici, quest’ultimo non ci sconfiggerà».
In una dichiarazione più ampia, poi Walker ha affermato: «Come altre grandi città, Manchester è un obiettivo evidente per i terroristi. Ciò che rende quest’ultima atrocità particolarmente terribile è l’aver deliberatamente scelto un concerto, noto per attirare fan molto giovani. (…) C’è una giusta rabbia e sdegno nei confronti di eventi come questo. La nostra sfida sarà far in modo che la rabbia e lo sdegno siano una forza volta al bene. Incontreremo le vittime e le loro famiglie. Saremo uniti attraverso la nostra diversità, avvicinandoci innanzitutto a tutto ciò da cui i terroristi cercano di separarci. Ricostruiremo e ripareremo i danni fatti alla nostra città, come abbiamo fatto in passato. Oggi è un giorno per fare cordoglio, e io vorrei chiedere alle chiese in tutta la zona di Manchester e oltre, di dare spazio e tempo alle persone che desiderano entrare negli edifici e pregare. Oggi però è anche un giorno per iniziare a preparare la nostra risposta. Una risposta che schiaccerà il terrorismo non con la violenza, ma con il potere dell’amore».
L’arcivescovo di Canterbury, Justin Welby, ha scritto su Twitter: «Eroica Manchester, il male oscuro non ti può sopraffare. Preghiamo per coloro che stanno percorrendo il duro cammino della perdita e del dolore, e anche per coloro che ci proteggono».
Sul profilo Twitter ufficiale della Chiesa d’Inghilterra è stata pubblicata una preghiera per Manchester che invoca la pace. La preghiera recita: «O Dio, autore della pace e amante della concordia, conoscere te è vita eterna e servirti è perfetta libertà: difendi noi, tuoi umili servi, in tutti gli assalti dei nostri nemici; fa’ che noi, fiduciosi della tua difesa, non temiamo il potere di nessun avversario; attraverso la potenza di Gesù Cristo nostro Signore. Amen»
Il vescovo di Leeds ha espresso il suo shock «per la profonda perversione umana». In un post ha scritto: «La viltà del perpetratore sta colpendo. È forse coraggioso e morale prendere come bersaglio dei bambini e dei giovani innocenti?». Ed ha aggiunto: «La mia preghiera è che coloro le cui vite sono state colpite da questa atrocità siano colmate da una profonda speranza e non devastate dalla paura. Possa Gesù crocifisso e risorto illuminare questa oscurità e portare pace».
Nicky Gumbel, prete anglicano e «inventore» del «Corso Alpha, Vicario della Holy Trinity Brompton della diocesi di Londra, ha scritto su Twitter: «Inorridito, scioccato e profondamente addolorato dalla profondità del male. Ma non lasciarti vincere dal male, ma vinci il male con il bene».
L’Assemblea generale della Chiesa di Scozia, che è in corso ad Edimburgo, ha osservato un minuto di silenzio e ha pregato per i morti e i feriti dell’attentato.
Mentre poche ore fa, Harun Khan, segretario generale del Consiglio musulmano britannico, si è unito alle condanne dell’attacco di Manchester, e in una dichiarazione ha detto: «È un atto orribile, criminale: che i responsabili affrontino il peso della giustizia sia in questa vita che nella futura». E ha aggiunto: «Invito tutti quelli che vivono in questa regione e in tutto il paese a stringersi insieme per sostenere coloro che sono stati colpiti».