Una serie di appuntamenti mirati alla scoperta del territorio della città di Pinerolo si aprono questo weekend, con la collaborazione della chiesa valdese, del Centro Culturale di Torre Pellice e di molti antri enti e musei pinerolesi.
Le iniziative si inseriscono nel programma di «Pinerolo... si racconta!», un ricco calendario di approfondimenti e visite guidate sulla storia culturale e religiosa della città alla base delle valli valdesi.
Ci spiega Davide Rosso, direttore della Fondazione Centro Culturale Valdese di Torre Pellice: «Il comune di Pinerolo sta rispondendo ad un bando che premia strategie di sviluppo del territorio: l'obiettivo è quello di raccontare la città mettendo in rete i vari soggetti che vi lavorano e da qualche anno si concentrano alla scoperta del patrimonio, proponendo visite ed attività. Il programma preparato per i prossimi mesi intende lavorare su due binari: da una parte continuare a proporre le visite guidate, che continuano ad avere un ottimo successo, raggruppando mediamente un centinaio di persone. Dall'altra parte investire nella formazione delle guide, persone che vivono e conoscono il territorio e lo presentano ai turisti. Si lavora in sinergia anche con le scuole, quindi, per creare competenze che possano essere spese dal punto di vista lavorativo».
Sabato 11 febbraio si inaugura la mostra «Un patrimonio femminile: abiti e costumi nelle Valli valdesi» al Museo civico etnografico nella sede di Palazzo Vittone in piazza Vittorio Veneto 8.
«La mostra sul costume valdese era già stata esposta Torre Pellice qualche mese fa – spiega Rosso - è il frutto di un lungo lavoro di ricerca e recupero, ci fa piacere quindi che trovi un nuovo spazio espositivo a Pinerolo. Analizza il costume valdese dal punto di vista di tessuti, dell'uso, del significato identitario e folkloristico. L'esposizione, che sarà leggermente differente rispetto a quella al Centro di Torre Pellice, è stata curata da Manuela Barale, Sandra Pasquet ed Erika Tomassone, che si sono avvalse del patrimonio di immagini, archivistico e di oggetti della Fondazione stessa. Ha un forte significato anche il fatto che la mostra sia esposta proprio a Palazzo Vittone, uno dei luoghi simbolo delle persecuzioni del valdesi nel 1700 e nel 1800, in cui i bambini tolti dalle loro famiglie venivano convertiti».
La mostra sarà visitabile fino a domenica 23 aprile.
Oltre alla mostra, domenica 12 sarà possibile partecipare alla visita gratuita «I valdesi a Pinerolo, storie di persecuzioni e di tolleranza», che parte proprio da Palazzo Vittone.
Ci dice ancora Davide Rosso: «Cercheremo di raccontare la storia della presenza valdese a Pinerolo, che risale al Medioevo. Da sempre è una zona di frontiera, alla base delle valli, dove i valdesi vennero portati e subirono processi inquisitoriali e feroci condanne. Con la visita arriveremo fino alla Pinerolo del dopo 1848, con la visita al tempio valdese, che una volta era sede di una grande scuola, oltre ad essere luogo di culto. Termineremo alla Tolleranza nei viali vicino al tempio valdese, che ricorda eccidi di secoli fa e più recenti».
Per la visita partenza alle 15 da Palazzo Vittone, informazioni ed eventuali prenotazioni a il.barba@ fondazionevaldese.org.