Poteva mancare un musical per celebrare l’inizio della Riforma protestante e rendere omaggio al Riformatore, che oltre a essere un teologo era anche un musicista? Naturalmente no, considerando anche l’importanza che la musica, strumentale e corale, ha avuto nello sviluppo del protestantesimo.
Il musical è un’iniziativa della fondazione Creative Kirche, un progetto nato più di vent’anni fa all’interno della Chiesa evangelica del distretto ecclesiastico di Hattingen-Witten (Nord Reno-Westfalia), con l’obiettivo di trasmettere attraverso la musica il messaggio del Vangelo come aiuto nella vita quotidiana.
Ma oggi la partecipazione ai suoi molti progetti è aperta a tutti, protestanti e cattolici, atei, dubbiosi, e a tutti si rivolgono le sue iniziative come questo pop-Oratorium, così lo definiscono, intitolato Luther.
In cartellone ci sono undici spettacoli, la tournée è partita il 14 gennaio dalla TUI Arena di Hannover, una mega struttura da oltre 10.000 posti a sedere, sede della maggior parte dei grandi concerti che avvengono nella regione, e toccherà nove città tedesche: Stoccarda, Düsseldorf, Mannheim, Amburgo, Halle, Monaco, Siegen, Berlino.
Il coro è il vero protagonista, la «star» dello spettacolo, scrive il sito della Chiesa evangelica in Germania (Ekd) che riferisce la notizia. Lo dice il compositore Dieter Falk, personaggio noto al pubblico televisivo tedesco, autore insieme a Michael Kunze che ha curato i testi: circa 1400 coristi, uomini e donne, ragazzi e ragazze appassionati di musica. Ci sono studenti, farmaciste, tecnici informatici, tutti in camicia bianca; distribuiti ad anfiteatro, sono loro a creare, con il bianco delle camicie e degli spartiti che vengono voltati verso il pubblico lo scenario di grande effetto sul quale si muovono i protagonisti.
Ma ciò che rende il coro ancora più grandioso è che ha una composizione diversa per ogni regione: questo vuol dire che l’intera operazione coinvolgerà circa 18.000 persone, senza contare tutte quelle che ruotano intorno alla realizzazione dello show.
Coordinare un numero così grande non è semplice, infatti sono presenti tre direttori, collegati tra loro tramite cuffie e monitor, per ottenere una sincronizzazione perfetta tra le voci. Ma quando entra in gioco lo spirito di squadra e tutte le 1400 persone cantano all’unisono, l’energia che si sprigiona è davvero potente, e il risultato… da pelle d’oca. Parola di Wolfgang Teichmann, co-regista, secondo il quale il valore aggiunto di questa esperienza è il forte aspetto educativo, non soltanto dal punto di vista musicale: le persone imparano a conoscere in modo più profondo e diretto Lutero, anche dal punto di vista umano.
Non è difficile crederlo. Lo spettacolo racconta, alternando atmosfere briose e meditative, la storia di Martin Lutero: il nucleo della vicenda è la lotta del Riformatore per la verità, il suo rifiuto di ritrattare i suoi scritti di fronte all’imperatore nel 1521. «La verità è una spada affilata, che insegna la paura all’uomo di potere» canta Lutero, impersonato dal cantante Frank Winkels; abito nero e cappuccio, si contrappone ai suoi avversari vestiti con colori sgargianti, rosso e argento. Gli abiti moderni e le canzoni orecchiabili rendono il tutto molto vicino al pubblico, soprattutto giovanile.
«Lutero è un personaggio sfaccettato», sostiene Falk: «il personaggio ideale su cui scrivere canzoni pop e rock».
Chissà che cosa avrebbe detto Lutero, e chissà se lo spettacolo gli sarebbe piaciuto…