Nell’ultimo numero della rivista internazionale «Missione», una dozzina di autori, che rappresentano diversi contesti regionali e religiosi, stanno affrontando temi interconnessi alla prossima Conferenza della Commissione Missione e evangelizzazione del Consiglio ecumenico delle chiese (Cec), che si terrà a Arusha, in Tanzania, dall’8 al 13 marzo 2018.
La Conferenza ospiterà più di 700 delegati, provenienti da chiese di tutto il mondo, interessati al tema: «In uno spirito siamo chiamati ad essere discepoli trasformati».
«Essere “discepoli trasformati” evoca, da un lato, la trasformazione dei cristiani nell’impegno come discepoli e, in secondo luogo, l’azione – in quanto discepoli – al fine di trasformare il mondo», ha rilevato il pastore Jooseop Keum, direttore della rivista internazionale di «Missione» e direttore della Commissione Missione e evangelizzazione del Cec.
Un paradigma che stimola il dibattito, proprio per la rilevanza che esso ha nelle aree di studio della Bibbia, della spiritualità, dell’azione a favore della giustizia sociale, della salute e per la guarigione; e così per le prospettive panafricane delle donne, nella teologia pentecostale, per le culture indigene e il ministero parrocchiale.
«Il Dio, Uno e Trino, opera in un mondo che “geme” con l’umanità; nei dolori della sua redenzione e nel suo compimento finale in Cristo», ha proseguito il pastore Keum.
Al fine di comprendere al meglio il ruolo di questa «missione oggi», i cristiani devono discernere «i segni dei tempi (Mt 16,3). Così – prosegue Keum –, guidati dallo Spirito scopriremo come Dio è già all’opera nel mondo, anche in quelle zone del che devono ancora essere trasformate dalla grazia di Dio».
La riunione della Commissione si svolge ogni dieci anni, sin dal 1910. Spesso queste conferenze hanno segnato svolte epocali nei disegni e nei focus di interesse della Missione che è sempre in continua evoluzione.
Pubblicata due volte l’anno dal Cec, la rivista internazionale della missione è redatta in collaborazione con Wiley, editore di libri e riviste di Oxford.
Qui si può leggere la rivista, mentre qui si trovano maggiori informazioni sull'incontro.