Il coraggio di essere battisti: una dichiarazione sulla ecclesiologia battista e sulla sessualità umana è il titolo del documento che lancia un appello alle chiese battiste inglesi ad affrontare gli attuali disaccordi sul matrimonio omosessuale rimanendo fedeli all’ecclesiologia battista.
Pluralista è la posizione dei firmatari (pastori, accademici e il direttore generale dell’agenzia World Mission della Società missionaria battista-Bms): alcuni hanno una visione tradizionale del matrimonio e della sessualità, altri affermano la validità teologica dei rapporti tra persone dello stesso sesso.
Anche se la maggior parte delle chiese battiste sono teologicamente conservatrici sulla tematica, in questi ultimi anni il battismo inglese ha molto discusso su come la denominazione può essere inclusiva.
Recentemente l’Unione battista della Gran Bretagna (Bugb) ha invitato le sue chiese membro a non celebrare matrimoni tra persone dello stesso sesso, anche se ha riconosciuto che non si può impedire loro di farlo se lo desiderano. Ha anche aggiunto che i suoi ministri – a cui è vietato sposarsi con persone dello stesso sesso – hanno la libertà di celebrare matrimoni omosessuali.
Tale posizione della Bugb – che potrebbe sembrare contraddittoria – si fonda su uno dei principi della identità battista che è il congregazionalismo. La prima delle tre affermazioni contenute nella «Dichiarazione di fede» dell’Unione battista inglese, dice: «Il nostro Signore e Salvatore Gesù Cristo, Dio che si è fatto uomo, è l’autorità unica e assoluta in tutte le questioni relative alla fede e alla prassi, come rivelato nella Sacra Scrittura, e ogni Chiesa ha la libertà, sotto la guida dello Spirito Santo, di interpretare e amministrare le Sue leggi».
Nell’introduzione al documento Il coraggio di essere Battista si legge: «Questo modo battista di essere chiesa ci permette di mantenere l’unità anche quando non siamo d’accordo su alcune questioni. Crediamo che questo sia un dono di Dio, che ci permette di testimoniare la nostra vera unità in Cristo, anche quando non siamo d’accordo su questioni importanti».
Il documento riconosce che ogni denominazione cristiana occidentale è in questo momento alle prese con le questioni etiche riguardanti la sessualità umana. Tuttavia, si osserva che i battisti inglesi sono «uniti intorno ad una dichiarazione essenziale di principi condivisi, sui quali hanno modellato il vivere insieme nell’unità e nell’amore nonostante le differenze». Tra queste ultime vengono menzionati il ministero delle donne e il matrimonio dei divorziati. Il documento respinge l’idea di cercare l’unità «imponendo l’uniformità, e legando il corpo di Cristo ad un letto di Procuste per distorcerlo e smembrarlo».
Il documento chiede alle chiese locali di impegnarsi insieme «molto più profondamente e sinceramente di prima» e in un «dialogo serio, aperto e rispettoso». «Chiediamo fiducia condivisa, buona fede, e l’impegno a credere che quelle chiese con le quali siamo in disaccordo poggiano le loro posizioni sul desiderio di modellare la loro vita secondo il Vangelo, e di seguire fedelmente le leggi di Cristo, rivelate nella Scrittura».
Riferendosi allo scritto, il pastore Nigel Wright, ex preside del famoso Spurgeon College, ha detto: «Per quel che mi riguarda desidererei che la nostra denominazione rimanesse salda senza paura, avendo pubblicamente e con una buona coscienza una comprensione tradizionale del matrimonio e dei rapporti sessuali. Spero che continuerà a farlo. Tuttavia, il rispetto per la libertà delle coscienze informate (e talvolta dissenzienti) è una priorità assoluta per qualsiasi battista, un modo sicuro di mantenere l’unità quando ci sono disaccordi profondamente sentiti. Questa dichiarazione offre un approccio attento e compassionevole e come tale è da lodare».
Il teologo Paul Fiddes, preside emerito del Regent’s Park College, ha scritto: «Dal momento che gli autori hanno posizione differenti sulla questione delle relazioni omosessuali, il loro scritto, in modo straordinariamente utile, si offre come modello dell’amore e dell’unità che dovrebbero essere possibili tra i battisti in questo momento critico della loro storia. Letto ampiamente, questo documento può trasformare atteggiamenti e rafforzare i Battisti a condividere la missione di Dio».