Non vogliono farsi chiamare associazione perché ancora associazione non sono. Così si fanno chiamare collettivo. Sono un gruppo di giovani e meno giovani, tutti professionisti nei rispettivi campi e hanno fatto nascere le Officine Creative Santa Croce per rilanciare le attività artistiche in val Pellice, utilizzando, più di quanto non lo sia ora, il teatro Santa Croce di Luserna Alta.
Al momento la gestione del teatro è esclusivamente comunale e i suoi spazi vengono vengono utilizzati per qualche sporadica conferenza e incontro e per la stagione teatrale annuale.
Tutto è nato dalla voglia di giovani e meno giovani della val Pellice di unirsi e lavorare insieme per dare uno slancio alle attività artistiche della valle. «Tutta l'attività – spiega Andrea Priotto – nasce dall'idea che abbiamo avuto all'interno del Comitato Beni Comuni val Pellice dove, dopo aver ragionato su una serie di iniziative che riguardano i beni comuni classici come l'acqua, l'aria abbiamo deciso di declinare il bene comune anche al termine cultura. E così abbiamo cercato di immaginare quale poteva essere lo strumento che ci potevamo dare in val Pellice per arrivare a realizzare pratiche che portassero a fare della cultura un bene comune. Ci è venuta l'idea di coinvolgere persone per vedere in che modo si poteva avviare questo percorso». Un percorso che parte dal presupposto che la cultura sia un bene di tutti e vada praticata per non «essere lasciata solo in mano ai privati che ne fanno profitto, come non possa essere lasciata esclusivamente in mano all'amministrazione pubblica perché con i problemi di burocrazia e di gestione pubblica ben noti, si rischia l'inefficienza e di non riuscirne a farne pratica reale», continua Priotto.
Il collettivo è formato da molti giovani, e questa è anche la sua forza. Si inseriranno a metà tra una gestione pubblica e privata per portare avanti un percorso comune e partecipato di creazione e produzione culturale.
Il progetto parte dal Teatro Santa Croce ma si propone di rivalorizzare tutto lo splendido centro storico medievale di Luserna Alta: la loggia dei mercanti (il mercato coperto), la via degli orefici, e l'antica trattoria “Ai Topi”, anch'essa di proprietà comunale e da anni abbandonata. Uno scenario perfetto per ambientare e realizzare spettacoli teatrali e attività culturali.
«Inizieremo con delle rassegne a novembre e dicembre – spiega Davide Rivoira, giovane attore locale e membro del collettivo – una l'abbiamo intitolata Teatro Comico, ci saranno cinque appuntamenti con vari artisti della scena teatrale di strada e non solo del nostro territorio. A giugno 2017 collaboreremo con il Teatro del Lavoro di Pinerolo su due giornate del Festival Internazionale del Teatro di Figura e a luglio faremo il primo Festival del teatro di strada a Luserna Alta».
Il collettivo è composto da una decina di persone, affiatate e con voglia di fare. Il primo appuntamento è domenica 6 novembre dalle 16 al Luserna Alta, sotto la Loggia dei mercanti per animare il borgo con danza, musica e teatro di strada e un aperitivo musicale dalle 18 da Cele, il locale storico della frazione lusernese.