Terremoto. L’Esercito della Salvezza operativo ad Accumoli
29 settembre 2016
Il maggiore Paolo Longo: «risposte concrete a richieste mirate»
A un mese dal sisma che ha sconvolto il Centro Italia a dar manforte nelle zone terremotate non manca all’appello l’Esercito della Salvezza (EdS). L’approccio dell’EdS è pratico: rispondere alla richieste che provengono dalla protezione civile e dagli altri operatori in loco. Tradotto nel quotidiano: tavoli, macchinari per le cucine, forniture, vettovaglie. Ma, con la mente all’inverno che incombe, anche guanti, sciarpe e indumenti. «La risposta immediata, emotiva, c’è stata, ed è stata importante. Ma in questo momento noi crediamo sia opportuno agire con cognizione di causa, rispondendo in maniera mirata ai bisogni di chi vive e lavora nelle tendopoli». Sono queste le parole del maggiore Paolo Longo dell’EdS, che di recente è stato ad Accumoli (RI) per consegnare decine di tavoli all’associazione di cuochi che gestisce la mensa della tendopoli nella frazione di Illica. «Questo è il momento delle risposte dirette», insiste il maggiore Longo, che sulle zone del sisma è stato preceduto dalla ricognizione del tenente colonnello Massimo Tursi. «Per quanto riguarda azioni future – conclude il maggiore – in qualità di membri della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (Fcei) siamo in stretto contatto con la Presidenza, pronti a partecipare a qualsiasi azione coordinata al momento al vaglio del Consiglio Fcei e degli organi direttivi».