Anche la Chiesa luterana di Danimarca, chiesa di Stato, deve far fronte ad un numero crescente di membri che chiede di esser cancellato dai registri ufficiali. Una tendenza che abbiamo visto in atto anche in altre nazioni centro e nord europee quali la Germania e la Norvegia.
In questi tre paesi è analoga la modalità di partecipazione economica alla propria chiesa di appartenenza che si concreta con un prelievo di una percentuale delle imposte pagate da ogni singolo contribuente, una sorta di tassa per compartecipare delle spese della propria comunità di fede e usufruire dei servizi.
A Copenaghen e dintorni è stata sufficiente una massiccia campagna pubblicitaria della “Società ateista danese” proprio sui costi della religione per provocare in questi ultimi mesi un’emorragia di oltre dieci mila donne e uomini dalle fila della Chiesa evangelica luterana. Al momento del battesimo si diventa automaticamente membri di chiesa e la cancellazione è possibile con una comunicazione scritta.
Il prelievo si attua sul corrispettivo che ogni contribuente deve pagare ogni anno all’atto della dichiarazione dei redditi e varia dallo 0,5% all’ 1,5% in base alle disposizione del Comune di appartenenza. Secondo i promotori della campagna nell’arco di una vita ognuno dei 4 milioni e mezzo di luterani danesi paga una cifra oscillante dai 15 mila ai 18 mila euro per far parte della propria comunità.
I vertici della Chiesa luterana non si dimostrano particolarmente preoccupati per quello che definiscono il normale esito di una forte e costosa promozione anti ecclesiastica. E a sostegno del proprio pensiero sottolineano come nel 2015 dopo anni il numero dei battesimi sia tornato a crescere, ottimo segnale per il futuro.
Certo il dibattito sulle modalità di finanziamento delle varie chiese rimane senza dubbio di stretta attualità, così come le contromosse da esse messe in atto per ridurre al minimo le defezioni.
La Chiesa evangelica luterana di Danimarca è organizzata in 11 diocesi, ognuna guidata da un vescovo. Primus inter pares è il vescovo di Copenaghen, carica ricoperta dal 2009 da Peter Skov-Jacobsen. Secondo le più recenti statistiche il 76,9% della popolazione è membro di chiesa. Per tradizione i membri della famiglia reale danese devono appartenere alla Chiesa luterana. L’ordinazione femminile è datata 1948 e nel 1995 Lise-Lotte Gauger Rebel è diventata la prima donna vescovo.