Giornalisti dentro gli Hotspot? Il sì del prefetto Morcone
Cade l’embargo per gli hotspot che raccolgono migranti e rifugiati in Italia
Fonte: Carta di Roma
I giornalisti, d’ora in poi, potranno visitare gli Hotspot. Questo è il risultato di un incontro che si è tenuto giovedì scorso, 14 luglio, al Viminale tra la Federazione Nazionale della Stampa italiana (Fnsi), rappresentata dal consigliere Paolo Butturini, l’Associazione Carta di Roma, con il suo presidente Giovanni Maria Bellu e la coordinatrice Martina Chichi, insieme al capo del Dipartimento Libertà civili e Immigrazione del Ministero dell’Interno prefetto Mario Morcone.
Da quando sono stati istituiti, gli hotspot erano preclusi agli organi di informazione e le richieste sempre respinte «in considerazione delle esigenze organizzative per lo svolgimento delle attività», come si legge nei dinieghi.
In occasione dell’incontro si è invece individuata una procedura che consentirà, almeno con cadenza mensile, a delegazioni di giornalisti, di visitare gli hotspot con previa segnalazione di almeno dodici ore. I criteri per la composizione di queste delegazioni saranno individuati dalla Fnsi e dalla Carta di Roma con l’obiettivo di esercitare un’effettiva attività di controllo e per garantire la possibilità di far visitare gli hotspot al maggior numero di colleghi, anche della stampa estera.
«Non si tratta – dichiara Bellu, presidente dell’Associazione Carta di Roma – di una apertura piena, ma è comunque un risultato di rilievo. Dobbiamo ringraziare il prefetto Morcone per aver individuato questa soluzione che consideriamo un primo passo verso la realizzazione dell’obiettivo di garantire agli organi d’informazione la possibilità di raccontare ai cittadini uno degli aspetti più discussi e delicati delle nuove politiche dell’immigrazione».
«Anche la Fnsi si associa ai ringraziamenti al prefetto Morcone – afferma Paolo Butturini – Il sindacato ha esercitato, e proseguirà a farlo, un ruolo di tutela del diritto dei cittadini a una corretta informazione che si deve coniugare con il massimo di libertà e trasparenza. La delicata questione dei migranti, specie in un momento di grande tensione internazionale, va affrontata fornendo all’opinione pubblica tutti gli elementi utili a formare un giudizio consapevole».