La cerimonia religiosa del Gottardo sorprende la comunità protestante
13 maggio 2016
Il 1 giugno prossimo la preghiera interconfessionale e la benedizione del nuovo tunnel vedrà insieme un abate, un rabbino e un imam. Mancherà la componente protestante
A meno di 20 giorni dall’inaugurazione del tunnel di base del Gottardo, la ditta costruttrice Alptransit e l’ufficio federale dei trasporti svizzero hanno fatto il punto della situazione sullo svolgimento della manifestazione in cui si taglierà il nastro del più lungo tunnel ferroviario al mondo, 57 km, 4 in più di quello di Seikan in Giappone, e 7 km in più dell’eurotunnel della Manica. Saranno oltre 1000 gli invitati e fra questi François Hollande, Angela Merkel e Matteo Renzi, e 300 i giornalisti accreditati.
Ma un mancato invito rischia di creare incomprensioni. Lo scenario previsto è il seguente: toccherà all’anziano abate del convento benedettino di Einsiedeln, Martin Werlen, benedire il nuovo tunnel.
La cerimonia sarà interconfessionale, per cui padre Werlen rappresenterà la Ctec, la Comunità di lavoro delle chiese cristiane di Svizzera che raggruppa le chiese cattolica e quella romana, la chiesa protestante e i movimenti luterani, metodisti e ortodossi. Ad assisterlo ci saranno il rabbino di Zurigo Marcel Ebel, designato dalla Federazione svizzera delle comunità israelitiche (Fsci), e l’imam di San Gallo Bekimi Alimi, delegato della Federazione delle organizzazioni islamiche di Svizzera (Fois). Non si è trascurato di pensare anche a chi non è credente: alla cerimonia sarà Pieter Zeilstra, capo del servizio sicurezza dell’ufficio trasporti a rappresentarli. Quindi nessun rappresentante della Feps, la Federazione delle chiese protestanti svizzere, è previsto, essendo già membro della Ctec e quindi avendo in padre Werlen il rappresentante diciamo ecumenico.
Questa scelta venne presa a monte dal Dipartimento federali dei trasporti, che aveva costituito un gruppo di lavoro in cui compariva un solo rappresentante per l’intero panorama cristiano, insieme per l’appunto ad un rappresentante di fede ebraica e ad uno di fede musulmana. La cerimonia religiosa sarà separata dall’inaugurazione ufficiale. Si svolgerà prima, dalle 7.30 del mattino, alla presenza degli operai che hanno lavorato all’impresa.
La Feps ha comunque manifestato sorpresa: «Si sta ripetendo quanto già vissuto per l’inaugurazione del tunnel di Lötschberg, ma intendiamo far sentire la nostra voce perché non è ammissibile la mancanza di un rappresentante protestante alla cerimonia. Una cosa sono i lavori che hanno portato al programma di questa giornata, concertata con un rappresentante per ogni macro confessione, ma non avere la possibilità di pregare con chi abbraccia la nostra fede ci pare inammissibile» ha commentato la responsabile della comunicazione della Feps Anne Durrer. Il presidente della diaconia svizzera, l’ex parlamentare e Consigliere di Stato Claude Ruey si è detto scioccato per questa assenza protestante che si configura come una precisa volontà politica.
Grande attenzione sarà riservata alla questione sicurezza : saranno presenti oltre 2 mila militari a presidiare lo spettacolo di Volker Hesse, scenografo tedesco.