Il buon combattimento della fede
12 maggio 2016
Un giorno una parola - commento a I Timoteo 6, 12
Non temere, e non ti sgomentare!
Giosuè 8, 1
Combatti il buon combattimento della fede
I Timoteo 6, 12
In una società come la nostra, in cui la maggior parte delle persone è cristiana fin dalla nascita, la fede viene spesso associata all’appartenenza a delle istituzioni religiose esistenti. L’espressione «vita di fede» ci ricorda che la fede, a prescindere dalla sua formulazione dottrinale, non è una semplice adesione a una dottrina, una teologia, un sistema di pensiero ma è, prima di tutto, vita, esperienza e profondità dell’essere.
Ma, il nostro essere, la nostra vita, le nostre esperienze sono intrinsecamente soggette al cambiamento, alla rottura, al fallimento, alla sofferenza e alla morte, in ultima analisi. Pensare che la fede sia estranea a questi eventi significa negare il fatto che essa si radica nella vita del credente, che è il respiro della nostra vita.
La fede non ci mette al riparo dai problemi e dalle difficoltà della vita; ci dà, invece, il coraggio di affrontarli, di non rassegnarci, di continuare a combattere, di aver fiducia nell’amore di Dio, a cui abbiamo aperto le porte della nostra esistenza e da cui niente può separarci.
La metafora del combattimento suggerisce che la fede è, per sua stessa natura, una realtà dinamica e non statica, la cui crescita avviene anche attraverso le prove della vita.