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Amatevi gli uni gli altri

In vista della giornata mondiale di lotta all'omofobia del 17 maggio, molte chiese e comunità organizzano le veglie di preghiera, unite dal versetto di esortazione all'amore reciproco come unica lotta alla discriminazione

Una cronaca triste ci ricorda quanto sia drammatica la vita per chi non è accettato per quel che è ed è vittima di violenze, di diverso grado e entità, che giorno dopo giorno rendono impossibile vivere la propria vita con serenità e coerenza.

Una discriminazione che avviene quotidianamente in tutto il mondo e che sottolinea quanto sia importante non celare dietro i paraventi gli atti di violenza, le battute sarcastiche o gli atteggiamenti razzisti nei confronti dell'omosessualità.

Il 17 maggio ritornerà, come ogni anno, la Giornata internazionale contro l'omofobia, la bifobia e la transfobia: un'occasione tra le tante per buttare già qualche muro che ancora divide gli esseri umani.

Ogni anno sono sempre di più le veglie di preghiera che vengono organizzate in Italia e in altre parti del mondo per ricordare chi è stato vittima di violenza «In questi anni sono cambiate molte cose – ci racconta Innocenzo Pontillo del progetto Gionata - soprattutto è cambiato il modo in cui le chiese affrontano e riflettono di certi argomenti: ricordo che 10 anni fa, in occasione delle prime veglie, i gruppi cattolici esprimevano gelo e basta, forti discussioni si accendevano anche in ambito evangelico, le veglie erano gestite quasi in segreto, organizzate in orari impossiibli, evitando di pubblicizzarle troppo. Parlare di certi argomenti era quasi un tabù. Alcune comunità rifiutarono di ospitare le veglie, erano completamente impermeabili al tema. Mi piace notare come invece in questi ultimi anni sono le chiese e le comunità stesse ad organizzare, in completa spontaneità e indipendenza, momenti di culto, di riflessione: segnale che qualcosa è stato sdoganato ed è diventato più a portata di tutti. Dobbiamo imparare a declinare il messaggio di amore di cui siamo custodi, dobbiamo imparare a confrontarci di più gli uni con gli altri, ad interrogarci senza avere paura di cose che non comprendiamo appieno».

Anche quest'anno è stato scelto un versetto che unirà come un fil rouge le veglie, le preghiere, le riflessioni, i culti che saranno organizzati. Il versetto scelto in modo democratico tramite votazione in rete è «Amatevi gli uni gli altri. Come io vi ho amati» (Giovanni 13,34). Una vera e propria esortazione all'unità tra i cristiani.

L'invito a vegliare insieme è stato rilanciato da moltissime realtà: dal Forum dei Cristiani Lgbt, dalla Commissione Fede e Omosessualità delle chiese Battista Metodista Valdese, dall’Associazione cristiana di solidarietà lgbt Samaria, da Cammini di Speranza, dal Progetto Gionata e da tante realtà di fede che hanno voluto farsi testimoni della speranza del cambiamento e dell'accoglienza nella nostra società e nelle chiese.

La Commissione Fede ed Omosessualità ha messo a disposizione materiali e spunti biblici per degli schemi di liturgie. Ci spiega Pontillo: «Questo è un aiuto concreto che ci viene fornito da qualche anno: sono indicazioni di versetti, canti, letture, poesie a tema, che possono dare un contributo alle riflessioni».

Impossibile elencare tutti gli appunamenti organizzati in Italia e all'estero. Possiamo però segnalarvi i più imminenti, che ritrovate anche sul sito dedicato: giovedì 12 maggio la pastora valdese Letizia Tomassone parteciperà ad un incontro di discuissone a Pistoia, alle ore 21 nella chiesa di Vicofaro. Sempre a Pistoia lunedì 16 il gruppo Il Faro Pastorale Lgbt organizza la veglia di preghiera dalle 21.

Domenica 15 maggio il gruppo Bethel di Genova propone una veglia spirituale per le vittime dell’omo-transfobia e di tutte le discriminazioni, dalle ore 18 nella Chiesa di San Pietro in Banchi, nel quartiere del Molo.

Martedì 17 sarà la giornata clou delle iniziative. Per le vie di Firenze si snoderà una fiaccolata di luce contro ogni marginalità: partenza alle 20 da piazza Ognissanti e termine alle 21.30 nella chiesa evangelica Valdese di via Micheli, dove le fiaccole accenderanno l’albero della vita. A Roma la veglia di preghiera è organizzata dalla comunità metodista e dalla Refo, nella chiesa metodista di via XX settembre alle ore 19, mentre a Torino le chiese battista e valdese aprono alle 20,30 le porte del tempio di corso Principe Oddone 7 per un incontro a cui parteciperà anche il Qoro, il primo coro Lgbt di Torino.

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