La Chiesa è del Signore
09 marzo 2016
Un giorno una parola – commento a Matteo 16, 18
Il Signore dice: «Come i nuovi cieli e la nuova terra che io sto per creare rimarranno stabili davanti a me, così dureranno la vostra discendenza e il vostro amore
Isaia 66, 22
E anch’io ti dico: tu sei Pietro, e su questa pietra edificherò la mia chiesa, e le porte dell'Ades non la potranno vincere.
Matteo 16, 18
La pietra su cui si fonda la Chiesa è la fede in Gesù che Pietro ha appena confessato. Desideriamo meditare soprattutto sulla seconda parte del versetto, perché contiene la promessa fondamentale della vittoria di Cristo sul male. La Chiesa è del Signore, nel senso che alcuna creatura può reclamare un possesso spirituale o politico su di lei. La Chiesa, già nel II e III secolo, è rappresentata con una nave in tempesta, riprendendo l’immagine di Marco 4, 35-41. Il primo autore cristiano a fare della barca nel mare tempestoso un simbolo della chiesa è stato Tertulliano. La barca è anche il simbolo del Consiglio ecumenico delle chiese, che afferma così l’obiettivo dell’attività ecumenica: la ricerca della comunione in Cristo fra le diverse chiese cristiane sparse nel mondo.
La promessa di Gesù è anche un’affermazione sulla fedeltà del Signore e sulla vittoria sulle forze del male. Ciò che permette alla Chiesa di resistere alle forze del male è l’opera di Dio in Gesù Cristo morto e risorto. Se dovessimo considerare la forza delle Chiese cristiane di fronte a tutte le manifestazioni del male, non potremmo che disperare. La storia ci ha mostrato da lungo tempo quanto fragile sia la barchetta spirituale delle Chiese. Certo, se la vittoria dipendesse dalla nostra santità, saremmo perduti. Per grazia del Signore non è così. È per i meriti di Cristo che siamo salvati dalla morte e dal male. I cristiani e le cristiane dovrebbero porre sempre al primo posto nei loro pensieri questo dono del Signore. In ogni istante della nostra vita, anche di fronte alle difficoltà enormi che talvolta ci sovrastano, noi possiamo lodare il Signore perché il male è stato sconfitto da Gesù Cristo. Siamo così liberi di amare Dio e il prossimo che cammina accanto a noi per le vie del mondo: senza paura, ma solo con la fiducia nel Signore.
