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Stop alle centrali

In piazza a Villar Pellice per salvaguardare l’acqua pubblica e i torrenti

Una bella mattinata di sole, la musica degli Acordeons, i bambini con tanti cartelli, allegria: così la manifestazione di domenica 24 gennaio, a Villar Pellice, organizzata dal Comitato beni comuni Valpellice, per opporsi alla costruzione di un’ennesima centralina idroelettrica, questa volta sul torrente Comba Tornau. Nella Comba dei Carbonieri ci sono già altre due centraline, la «Bossolin» e la «Frapi»; quella che si vorrebbe costruire, da parte della Microhydro Srl, produrrebbe meno energia rispetto alle due già esistenti, ma, collocandosi in mezzo, ne deriverebbe un intubamento eccessivo del torrente.

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«Progetto dopo progetto – dice il Comitato – stiamo rischiando di compromettere per sempre la vita dei fiumi della val Pellice. Queste centraline non sono progetti verdi o ecologici, non aumentano in modo significativo la produzione di energia elettrica e non creano neanche dei posti di lavoro. In realtà nessuna impresa privata costruirebbe queste centraline se non per prendere i notevoli incentivi pubblici, che noi paghiamo con la bolletta della luce. È vero che si tratta di progetti “micro”, però complessivamente hanno un forte impatto sui nostri torrenti soprattutto, come in questo caso, se si costruiscono due o tre centrali una di seguito all’altra».

Dopo una sosta per lasciare davanti al Municipio i manifesti con le ragioni del «NO», il corteo si è concluso sulla piazza di Villar, dove i numerosi rifugiati che sono ospiti alla Crumiere sono stati coinvolti in improvvisati balli occitani dai ballerini valligiani presenti. Per una volta la protesta sulle centraline ha funzionato anche come integrazione culturale!

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