La provvidenza di Dio
03 novembre 2015
Un giorno una parola – commento a Filippesi 4, 19
Il Signore ti guiderà sempre, ti sazierà nei luoghi aridi
(Isaia 58, 11)
Il mio Dio provvederà a ogni vostro bisogno, secondo la sua ricchezza, in Cristo Gesù
(Filippesi 4, 19)
L’apostolo Paolo parla per esperienza personale; le vicissitudini che sta vivendo lo rendono un testimone attendibile di quanto afferma riguardo la provvidenza di Dio. Si trova in carcere (1, 13) e dichiara di aver ricevuto ogni cosa, di essere nell’abbondanza, ricolmo di beni (4, 18): Dio, tramite la sollecitudine dei fratelli di Filippi, ha provveduto a ogni suo bisogno con una misura che largamente supera lo stretto necessario.
Paolo descrive in maniera semplice ma efficace un movimento circolare: i Filippesi hanno saputo provvedere per il fratello nel bisogno (movimento orizzontale); quest’azione è come il profumo dei sacrifici che sale a Dio in modo a lui gradito (movimento ascendente verticale); Dio provvederà ad ogni loro bisogno, secondo la sua ricchezza (movimento discendente verticale). La mano aperta nel dare rimane aperta anche nel ricevere, al contrario la mano chiusa nel dare rimane chiusa anche nel ricevere.
Chi ha la mano aperta sperimenterà l’abbondanza della provvidenza di Dio.
Una provvidenza divina che si manifesta in Cristo Gesù, dunque l’azione di Dio che massimamente provvede a ogni nostro bisogno e massimamente corrisponde alla sua ricchezza, consiste nel dono del Figlio. Gesù Cristo è l’azione benefica, salvifica, risolutiva di Dio nei confronti dell’uomo. In Cristo gli uomini e le donne trovano una vita piena e abbondante; in Cristo gli affamati, gli assetati, gli ammalati, gli affaticati, i travagliati, gli oppressi, coloro che piangono, trovano ristoro.