Un inizio di anno difficile per le scuole di Luserna
07 ottobre 2015
Nelle scuole statali dell'Istituto comprensivo “Edmondo De Amicis” di Luserna San Giovanni non sono ancora state avviate le ore alternative all'Insegnamento di religione cattolica. Manca un diritto fondamentale agli studenti e alle famiglie. Ma i problemi non sembrano finire qua
A quasi un mese dall'inizio delle lezioni dell'anno scolastico 2015/2016 a Luserna San Giovanni viene leso un diritto fondamentale: quello delle famiglie di scegliere di esonerare i propri figli dall'ora di religione cattolica. Ad oggi, denunciano i genitori del consiglio d'Istituto della “De Amicis” «non è ancora stata attivata l'ora di lezione alternativa all'Insegnamento della religione cattolica a scuola (Irc)».
Mancanza di confronto e comunicazione
Alberto Piergiovanni, presidente del Consiglio d'Istituto, denuncia: «L'anno scorso c'è stato un cambiamento della dirigenza e subito ci siamo trovati davanti a una serie di problemi che poi nel corso dei mesi si sono aggravati. Il quadro generale riguarda una mancanza di comunicazione della scuola nei confronti delle famiglie. Faccio un esempio: lunedì pomeriggio i genitori hanno saputo alle 16 che il giorno successivo i figli sarebbero entrati con due ore di ritardo per un'assemblea sindacale, quindi con grande disagio per le famiglie che all'ultimo hanno dovuto organizzarsi. Questa mancanza di comunicazione ha riguardato tutto l'anno scolastico e purtroppo segnaliamo che continua anche oggi, anche quest'anno. Sono cambiate una serie di cose nella gestione della scuola e il tentativo del Consiglio d'Istituto, come organo rappresentante dei genitori e degli insegnanti, è stato quello di avere delle spiegazioni e una comunicazione migliore ma ci siamo scontrati contro un muro di omertà. Non ci sono mai state date delle spiegazioni per tutta una serie di cambiamenti e il Consiglio d'Istituto, in tutti questi mesi, è stato costantemente delegittimato in tutti i modi, non riconoscendogli le proprie funzioni e, da parte della dirigente, non presenziando alle sedute del consiglio. Per finire questo riassunto e per rimanere agli atti più gravi, il bilancio preventivo di quest'anno è stato approvato con grave ritardo e il bilancio consuntivo dell'anno scorso che avrebbe dovuto essere approvato a giugno 2015 non è ancora stato approvato perché la dirigente non consegna la documentazione necessaria affinché il consiglio d'Istituto lo possa approvare».
Questa situazione ha generato sollecitazioni ripetute da parte dei genitori all'Ufficio Scolastico regionale che ha disposto un'ispezione disciplinare, il cui risultato dovrà arrivare nel giro di qualche settimana.
Manca l'ora di alternativa
I genitori denunciano che dopo un anno dall'insediamento della nuova direttrice, niente è cambiato e rimangono gli stessi problemi dello scorso anno. Si sono messi in contatto con l'Associazione 31 ottobre, per una scuola laica e pluralista, per denunciare la mancata attivazione dell'ora di alternativa all'insegnamento della religione cattolica e lavorare insieme sul problema. Ad oggi non è ancora stata nominata l'insegnante che si occuperà delle attività alternative.
«Siamo preoccupati su due fronti che riguardano lo stesso problema – dice Monica Martina, vicepresidente del Consiglio d'Istituto – l'anno scorso le scuole medie hanno avuto l'ora di alternativa solo a metà novembre e oggi siamo nelle stesse condizioni; i ragazzi che hanno scelto l'ora di alternativa sono obbligati a frequentare l'ora di religione, e si vedono ledere un diritto fondamentale. L'altra aspetto riguarda la scuola elementare di San Giovanni: lì da anni l'alternativa e l'ora di religione erano organizzate nello stesso momento in un pomeriggio della settimana. In quelle due ore la scuola si divideva, o facevano alternativa, o uscivano o facevano religione. Per far questo ci si avvaleva di una legge che regola le attività sulle pluriclassi quando ci sono meno di 18 alunni e in quel modo si ottimizzavano le risorse. Ora non si fa più così e la direttrice l'ha deciso senza un confronto e senza alcuna comunicazione alle famiglie che si trovano un'organizzazione cambiata dopo trent'anni in cui aveva funzionato».
Ma i problemi alle scuole statali di Luserna San Giovanni sembrano non finire qua.
La palestra inutilizzata
«Al Comune di Luserna hanno ascoltato le nostre segnalazioni e ci hanno dato alcune risposte: sulla mensa e sulla palestra ad esempio, ma non sull'ora di alternativa». Stefano Bosio, genitore e altro membro del Consiglio d'Istituto, segnala che «è assurdo che ancora oggi com'è già successo lo scorso anno i ragazzi e le ragazze non utilizzino la palestra comunale durante l'ora di educazione fisica. Abbiamo chiesto una riunione con la dirigenza che ci ha detto che l'intoppo arrivava dal comune. Abbiamo interpellato il municipio che ci ha risposto che da parte loro non c'è alcun problema e che, anzi, lo scorso anno avevano scaldato inutilmente la palestra aspettando gli alunni che non erano mai arrivati. È assurdo e incredibile, è il secondo anno che succede questa cosa e non se ne conoscono i motivi».
A settimane dovranno arrivare i risultati dell'ispezione disciplinare avviata dall'Ufficio Scolastico regionale e sollecitata dai genitori.
Sicuramente i problemi segnalati dai genitori e dai rappresentati del Consiglio d'Istituto sono molti e anche gravi. Abbiamo cercato la direttrice scolastica dell'istituto comprensivo “E. De Amicis”, Patrizia Revello, per avere una sua replica e per sentire la sua versione dei fatti, ma al momento non ci ha dato risposta e non ha ancora voluto controbattere.