Accadde oggi, 21 luglio
21 luglio 2015
21 luglio 1925 - L'evoluzionismo è ancora un tabù
E' un insegnate di ginnastica, di football americano per esser più precisi, John Thomas Scopes, in una scuola superiore di Dayton, nel Tennessee, quando gli viene chiesto di coprire per alcuni giorni le assenze dell'insegnante di biologia. E Scopes si mette a farlo, insegnare biologia. Per cui parla ai ragazzi della teoria della vita in chiave evoluzionistica.
Apriti cielo.
Una legge approvata solo pochi mesi innanzi, il Tennessee Butler Act, faceva divieto di ficcare nella testa degli studenti qualsiasi idea differente da quella creazionista : «Tutti i mali di cui soffre oggi l'America si possono far risalire alla teoria dell'evoluzione. Sarebbe meglio distruggere tutti i libri che sono stati scritti e salvare unicamente i primi tre versetti della Genesi.»
Così si esprime il leader dei fondamentalisti cristiani dell'epoca, gli anni '20 negli Stati Uniti d'America. Libri che bruciano, non nel Medioevo, ma nel cuore del secolo breve.
Il caso guadagna gli onori della cronaca, ed esce dai confini nazionali. L'Associazione mondiale dei fondamentalisti cristiani denuncia Scopes, che viene quindi incredibilmente arrestato.
Si apre così il cosiddetto “Processo delle scimmie” che accende gli animi di tutti gli States. Dalle due parti si confrontano avvocati di enorme prestigio, capaci di allargare i confini del ragionamento dal singolo caso verso altri ideali, la libertà di pensiero da un lato e la verità della sola Bibbia dall'altro.
Ma la legge esiste e c'è poco da parlare.
Scopes oggi, 21 luglio 1925, novanta anni fa, viene condannato al pagamento di una multa di cento dollari. Scopes paga, e capita l'aria che tira, lascia l'insegnamento e va a lavorare per un industria petrolifera.
Ci vorranno quarant'anni perché la Corte Suprema statunitense abolisca il Butler Act, anche se i paladini del creazionismo non smettono di condurre la propria battaglia, come testimoniano disegni di legge presentati in questi ultimi anni.
Nel 2006, soltanto il 40% degli americani crede che l'uomo sia il risultato dell'evoluzione da altre specie animali (un dato che è in calo del 5% rispetto al 1985), mentre il 39% crede che l'affermazione sia falsa; il 21% non è sicuro. I dati bastano più di mille parole.