Prossime attività del Consiglio delle chiese cristiane di Milano
02 luglio 2015
Proseguono i giovedì di preghiera e convivialità e in settembre anche il Cccm firmerà la Carta di Milano
Nell’ultima seduta mensile prima della pausa estiva, martedì 9 giugno il Consiglio delle chiese cristiane di Milano (Cccm), riunitosi nella sala attigua alla libreria Claudiana, ha eletto il comitato di presidenza, confermando per il secondo anno il presidente Piergiorgio Acquaviva, della chiesa cattolica ambrosiana, Dorothee Mack (pastora della Chiesa valdese di Milano, in trasferimento alla Chiesa metodista della stessa città) come vicepresidente, e votando come nuovo segretario Dragoslav Trifunovic, della chiesa ortodossa serba del Patriarcato di Belgrado.
Continuerà, anche nei mesi estivi, l’iniziativa realizzata in occasione di Expo 2015, ritenuta dal Cccm «una preziosa occasione anche per le realtà e comunità cristiane per sensibilizzarsi sui temi del nutrimento e dell’energia, per lavorare insieme e “irrobustirsi ecumenicamente”, sviluppando accoglienza e condivisione fraterna».
Ogni giovedì, nel periodo dal 1 maggio al 31 ottobre 2015, una chiesa appartenente al Consiglio apre infatti le sue porte per offrire a quanti lo desiderano (turisti, pellegrini, fedeli delle varie comunità) «un momento di ricarica spirituale», come viene definito sul sito web dove è possibile trovare i dettagli sul programma: un momento di preghiera di lode e accoglienza di circa mezz’ora, a partire dalle 19, seguito da un’agape fraterna. Ogni chiesa secondo la propria ispirazione e tradizione, alternando letture bibliche, momenti di meditazione e canti tipici di quella comunità.
Giovedì 2 luglio la preghiera sarà anticipata alle 18 e si terrà in un luogo particolarmente significativo, la chiesa di San Martino al Greco, accanto al nuovo refettorio ambrosiano per persone senza fissa dimora.
È poi previsto per il 1 settembre un momento importante, con la firma, da parte del Consiglio delle chiese cristiane, della Carta di Milano, il documento simbolo di Expo 2015, redatto da un tavolo di coordinamento formato da Ministeri, organizzazioni internazionali (Onu, Fao...) e altri soggetti coinvolti in Expo 2015, che è possibile leggere, firmare e condividere sul sito ma anche all’interno del padiglione Italia. Si tratta di «un atto d’impegno per cittadini, associazioni, imprese e istituzioni, uno strumento di cittadinanza globale per affermare il diritto al cibo come diritto umano fondamentale», che è già stato sottoscritto da personalità quali il premio Nobel Amartya Sen, il presidente Mattarella, il presidente Hollande.