Battuta d’arresto per i matrimoni misti in Indonesia
23 giugno 2015
La Corte costituzionale indonesiana nega il riconoscimento delle unioni per le coppie di fedi differenti
In Indonesia non è ancora tempo per matrimoni fra persone appartenenti a due confessioni differenti.
Negli ultimi anni sembrava essersi creato un clima positivo attorno a questo tema, ma una recente sentenza della Corte costituzionale ha respinto un emendamento che mirava al riconoscimento di una unione “mista”.
I giudici hanno ribadito, come da legge del 1974, che solo il rito religioso comune a entrambi gli sposi dà valore civile all’atto. La proposta di modifica della legge è stata avanzata da un gruppo di studenti di giurisprudenza ed ha trovato l’appoggio delle religioni meno rappresentate nel grande stato asiatico, in cui il 90% degli abitanti si dichiara musulmano.
In Indonesia ad un’ unione civile deve sempre seguire una funzione religiosa che è il vero e proprio cardine del matrimonio.
La proposta di modifica era stata presentata lo scorso luglio e mirava a scardinare questo obbligo, che ovviamente favorisce molto le conversioni all’Islam dal momento che è questa la fede professata dalla stragrande maggioranza della popolazione.
Gli stessi rappresentanti del governo centrale di Giakarta non paiono avere alcuna premura di accogliere queste aperture, anzi. Il ministro per gli Affari Religiosi ha escluso modifiche costituzionali a riguardo, aggiungendo inoltre che prima di un qualsiasi intervento del legislatore è necessario consultare i leader religiosi, in particolare gli esperti di legge islamica.
Alle coppie miste resta dunque poco da fare. O uno dei due coniugi accetta la conversione o, come molti giovani si vedono costretti a fare, per vedere legalizzata la propria unione si attraversa il mare e ci si va a sposare in altre nazioni.