Un’opera di Martin Lutero con sue annotazioni a margine scoperta in Alsazia
26 maggio 2015
Si tratta della prima versione del “Trattato sulla libertà del cristiano” che il riformatore tedesco aveva deciso di modificare in parte.
Un libro di Martin Lutero, corredato da suoi commenti scritti a mano, è stato scoperto il 21 maggio alla biblioteca umanista di Sélestat nel Basso-Reno in Alsazia, fra i volumi di una collezione di un erudita alsaziano della Renaissance, Beatus Rhenanus. «La scoperta permette di identificare un collegamento mancante perché ignorando queste correzioni autografe di Lutero non potevamo realmente conoscere a fondo il suo pensiero» spiega James Hirstein dell’università di Strasburgo, specialista del Beatus Rhenanus, e autore del ritrovamento.
Questa prima edizione del “Trattato sulla libertà del cristiano”, scritto in latino nel 1520, reca circa una cinquantina di annotazioni scritte di propria mano in rosso, che sono stati autenticate dagli esperti. Si trattava di una prova di stampa per una seconda edizione, transitata da Lutero a Rhenanus mediante un canonico di Augsburg, prima di venir stampato a Basilea all’inizio del 1521, riprendendo quasi integralmente, ma non in toto, le modifiche di Lutero.
Il Beatus Rhenanus e gli stampatori di Basilea non avevano quindi trascritto tutte le note – una quindicina sarebbero state ignorate, e – prosegue Hirstein «in queste note si ammira ancora più fortemente il rapporto individuale viso a viso con Dio di Lutero».
Questa scoperta mostra sotto una nuova luce anche il pensiero di Beatus Rhenanus, un amico di Erasmo da Rotterdam originario di Sélestat, molto influente all’epoca e favorevole ad una riforma della chiesa, restando comunque cattolico.
Il libro non sarà esposto nell’immediato, come tutti i volumi della biblioteca umanista di Sélestat (nel 2011 inserita dall’Unesco nell’elenco delle “Memorie del Mondo”) dovrà obbligatoriamente essere sottoposto ad un trattamento preventivo a causa di una infestazione di insetti.