Anche i cristiani vanno all'Expo
07 aprile 2015
Diverse chiese partecipano alla kermesse milanese
Anche le chiese cristiane prenderanno parte a Expo 2015, la kermesse mondiale che aprirà le porte il prossimo 1° maggio a Milano. In questi mesi sono diverse le campagne già avviate sul tema dell’evento: “Nutrire il pianeta, energia per la vita”. Il Consiglio delle chiese cristiane di Milano, organismo ecumenico che opera da molti anni nel capoluogo lombardo, offrirà con periodicità settimanale un’ora di preghiera e spiritualità nelle diverse chiese che fanno parte del Consiglio. Oltre all’aspetto spirituale, saranno proposte riflessioni sul tema di Expo e sul significato dell’alimentazione in un pianeta che è anche specchio dello squilibro e dell’ingiustizia. «Il contributo che il mondo cristiano può offrire, in chiave ecumenica», afferma il pastore valdese Giuseppe Platone, «è un esempio concreto di unità dell’umanità. L’unità delle chiese non è una passeggiata. Ma auspichiamo che sia di esempio all’unità delle diverse religioni, per lavorare per il bene comune. Il bene comune è cancellare questi 800 milioni che muoiono di fame affinché possa esserci una giustizia ridistributiva».
Giuseppe Platone, pastore della Chiesa valdese di Milano, spiega che le chiese protestanti storiche di Milano apriranno le loro porte per accogliere i visitatori. «Nel giardino della Chiesa luterana», dice, «avremo aperitivi tematici, che gestiremo come famiglia delle chiese della Federazione; quindi ci saremo noi valdesi, metodisti, battisti l’esercito della salvezza. L’idea di fondo che svilupperemo è quella dell’accoglienza».
Presente pure la Conferenza evangelica lombarda che da tempo si sta preparando all’evento. «Ci siamo concentrati sul tema del giusto ambiente e del diritto al mangiare al cibo per tutti», spiega il presidente Riccardo Tocco. «Presenteremo un pullman attrezzato che si chiamerà evangelibus. Le comunità avranno la possibilità di distribuire materiale, offrire un caffè, dare della letteratura e trasmettere le cose in cui crediamo».
La Chiesa evangelica di Piacenza sarà presente nella Cascina Trivulzia dove ci sarà tutto il terziario sociale. «Ci presentiamo nella sezione editoria sostenibile con due iniziative», spiega il pastore Daniele Salini, «la presentazione di un libro, uscito negli Stati Uniti, sul rapporto tra Bibbia e alimentazione e una collana promossa da gruppi di evangelici che hanno fatto dell’alimentazione un loro stile di vita e sono vegetariani».
Il Vaticano avrà un padiglione dedicato. Luciano Gualzetti, vicedirettore di Caritas ambrosiana, spiega che il padiglione offrirà ai visitatori una riflessione che vada oltre la visione materiale del cibo che pure è importante: deve essere garantita ma deve essere garantita anche la bellezza, anche la cultura, anche la convivialità anche relazioni significative perché la vita è fatta di questo. «Ovviamente», spiega, «senza cibo e senza acqua tutto questo viene negato perché la persona che muore di fame non ha neanche la parola, non ha neanche le relazioni e quindi ogni cosa deve essere vista nella sua globalità: il tema “nutrire il pianeta energia per la vita” rimanda ad una vita dignitosa, a una vita che deve avere un senso».
Caritas internazionalis, insieme a Caritas italiana e ambrosiana, ha già avviato la campagna mondiale Una famiglia umana cibo per tutti, che coinvolge le 164 Caritas nel mondo. La campagna mira a sensibilizzare le comunità cristiane, ma anche quelle civili, su questo tema e sconfiggere la fame entro il 2025. Verrà proposta ai governi l'adozione di una legge sul diritto al cibo.
Luisa Nitti per Voce Evangelica