Guatemala. «La Montagna della Granadilla sia dichiarata zona protetta»
03 aprile 2015
Lo chiede il Coordinamento ecumenico e sociale per la difesa della vita
Una delegazione di circa 80 rappresentanti di chiese, organizzazioni e comunità, che compongono il Coordinamento ecumenico e sociale per la difesa della vita, a nome di 7 comuni e 19 comunità dei dipartimenti di Zacapa e Chiquimula, ha chiesto al Congresso della Repubblica del Guatemala di dichiarare zona protetta la montagna di Granadilla nel massiccio montuoso del Merendón.
La zona montuosa rappresenta l’unica fonte che fornisce acqua a circa 375 milioni di abitanti, nella parte più arida del paese la cui vita è minacciata dal taglio indiscriminato di alberi e dalla produzione di energia idroelettrica nei fiumi che forniscono acqua alle popolazioni locali. Inoltre, in quell’area sono presenti 4 dei 9 ecosistemi del Paese, oltre a 105 specie di piante, 63 specie di mammiferi, 84 di uccelli e 63 di anfibi-rettili, molti dei quali sono in via di estinzione.
Il Coordinamento ecumenico ha riferito che l’Istituto nazionale delle foreste (Inab), lungi dal proteggere la zona montuosa, ha autorizzato nuove licenze di sfruttamento che vanno a ledere i diritti delle popolazioni locali. Il Coordinamento ha chiesto al Consiglio nazionale delle aree protette (Conap) di dare importanza a questo caso, che è noto dal 2010 quando è stato presentato uno studio tecnico-scientifico che supporta un’iniziativa di legge che chiede che sia garantita la cura delle fonti d’acqua da cui dipende la vita per le generazioni future.
In occasione dell’incontro che si è tenuto a fine marzo, i rappresentanti del Coordinamento ecumenico hanno pregato e chiesto che si fermi la deforestazione che minaccia le loro fonti d’acqua. «L’acqua è vita, da quella montagna nascono 63 fiumi che ci nutrono. Preghiamo che questa iniziativa sia approvata e che la montagna sia dichiarata zona protetta».