Martin Lutero. Il Comune di Roma dedica una piazza al Riformatore tedesco
02 aprile 2015
Il decano luterano Bludau: «un passo epocale di alto valore simbolico»
A due anni dal Giubileo della Riforma del 2017 anche la città di Roma avrà una piazza intitolata al riformatore Martin Lutero. Sei anni dopo la richiesta, avanzata nel 2009 in vista del V Centenario della venuta di Lutero a Roma, dalla Chiesa evangelica luterana in Italia (Celi) e dall'Unione delle chiese cristiane avventiste del 7° giorno, lo scorso 13 marzo è arrivato il "sì" definitivo dalla giunta capitolina. La commissione toponomastica del comune aveva risposto positivamente alla richiesta già il 7 giugno del 2010. Ora il Campidoglio ha deciso il luogo preciso della nuova piazza che sarà in pieno centro, e precisamente nel Rione Monti nel Municipio I, nel Parco di Colle Oppio, lungo viale Fortunato Mizzi: è qui che presto verrà inaugurata "Piazza Martin Lutero - teologo tedesco (1483-1546)".
Il monaco Martin Lutero si recò a Roma nel 1510 per portare una lettera di protesta in merito a una diatriba interna all'ordine agostiniano. Lutero ne approfittò per visitare la città, facendo il giro dei luoghi santi, per guadagnare, come era consuetudine, indulgenze. Sul viaggio di Lutero a Roma i biografi differiscono nel giudizio: alcuni sostengono che Lutero ne ritornò disgustato dalla corruzione e dal rilassamento dei costumi della corte di Papa Giulio II (1503-1513), altri raccontano che il viaggio non ebbe particolare influenza sulle sue future scelte. Tuttavia la visita a Roma, in qualche modo, contribuì a influenzarne il pensiero: sette anni dopo, il 31 ottobre 1517, affisse le 95 tesi sul portone della chiesa del castello di Wittenberg, dando di fatto il via alla Riforma protestante.
«Sono molto lieto che la nostra richiesta sia diventata realtà prima dell’anniversario della Riforma del 2017 - ha dichiarato all'agenzia stampa Nev il decano della Celi, pastore Heiner Bludau -. Quando la Celi nel 2010 si è occupata del significato della visita di Martin Lutero a Roma è apparso chiaro che la sua permanenza è stata parte della storia della Riforma e quindi di quella dell’Europa. Dunque dedicare al grande riformatore una piazza a Roma, dal punto di vista delle chiese è un passo epocale di alto valore simbolico, mentre guardando la storia mondiale è un passo che riflette il livello raggiunto nel processo dell’unificazione europea. Per entrambi sono molto grato».
Fonte: Nev - Notizie evangeliche