Accadde oggi, 31 marzo
31 marzo 2015
La musica del «quinto evangelista» - La nascita, nel 1685, di Johann Sebastian Bach
Per tutti quelli che amano la musica classica, la data del 31 marzo (o del 21, come vedremo) riveste un significato notevole: il 31 marzo 1685 nasceva a Eisenach (Sassonia-Weimar) uno dei massimi musicisti di ogni epoca, Johann Sebastian Bach. La data della nascita è fissata, a seconda delle fonti, dieci giorni prima o dopo. Il musicologo Gianni Long, recentemente scomparso, nel suo libro J. S. Bach. Il musicista teologo (Claudiana 1985), chiarisce il dubbio: Johann Sebastian nacque sì il primo giorno di primavera, ma «all’epoca la Germania protestante non aveva ancora adottato il calendario gregoriano e “viaggiava in ritardo” di dieci giorni: per cui l’anniversario andrebbe correttamente celebrato il 31 marzo». Un mese prima, il 23 febbraio delo stesso anno, era nato Georg Friedrich Haendel.
Spiegare i motivi dell’ammirazione per questo genio della musica è arduo e semplice al tempo stesso. Si rimane da un lato quasi schiacciati, se si pensa all’enorme quantità di musiche di tutti i generi da lui composte (a eccezione delle opere liriche), mentre contemporaneamente operava sia come esecutore, specialmente all’organo, sia come direttore di complessi orchestrali e corali, sia come progettista e collaudatore di organi. Ma l’ammirazione arriva a livelli ben superiori se si pensa alla qualità della sua produzione: la sapienza costruttiva, il dominio del contrappunto e dell’armonia, la capacità di suscitare emozioni e di eccitare la sensibilità dell’ascoltatore anche con musiche fondate su accorgimenti apparentemente basati sulla pura tecnica.
Escludendo un breve periodo in cui fu «maestro di cappella» in una corte principesca, egli operò soprattutto nell’ambito ecclesiastico luterano, come organista e compositore di musica sacra. A questo proposito citiamo soltanto due opere, vicini come siamo alla Settimana santa e alla Pasqua: la splendida Cantata n. 4 Christ lag in Todesbanden («Cristo giaceva nei lacci della morte»), composta a soli 23 anni e la Passione secondo Matteo, gigantesco affresco sulla Passione di Cristo, per soli, cori (coro di adulti e di voci bianche) e orchestra, per la quale Bach fu definito dai critici il «quinto evangelista».