Cinematografiche emozioni per il nuovo progetto di Dario Faini
30 marzo 2015
Per emozionare con la musica non è necessario dispiegare chissà quale potenza di mezzi. È sufficiente una bella idea, moltissima esperienza, una grande sensibilità e un pizzico di coraggio: così Dardust dà vita a 7
Prerogativa della musica classica è riuscire, fin dai primi accordi, a sollevare l'ascoltatore, portarlo in un mondo interiore dove è possibile scoprire sé stessi, immaginare, sentirsi profondamente liberi, coinvolti, slegati. Dalla formazione classica arriva Dario Faini, che ora, dopo tante esperienze, crea il progetto Dardust, ritornando così, in un certo modo, alle sue origini.
Una vita per la musica, iniziata al conservatorio, passata poi per le esperienze elettroniche, l'autoraggio per altri artisti, il pop, ed ora, a maturazione, arrivata alla sintesi di tutto quanto. Ispirato da un certo gusto nordico, dalla voglia di rimettere le mani sulla tastiera (del pianoforte ma anche del computer), dai panorami mozzafiato di poetici paesaggi europei, ha dato vita ad un percorso che non ha parole, soltanto musica.
Non si tratta di musica classica, e nemmeno neoclassica. È la sintesi all'ennesima potenza tra pop, elettronica e pianoforte, tutta incentrata sull'emozione. Durdust prende dal pop l'accessibilità, la facilità d'ascolto, dall'elettronica le soluzioni più raffinate, fantascientifiche e funamboliche, dal pianoforte la libertà di uscire dalla forma canzone, e la libertà dell'ascoltatore di immaginare ciò che vuole, ciò che preferisce, ciò che sente. Un pop cinematico strumentale; la colonna sonora per chiunque voglia ascoltare.
Prendendo spunto da Berlino, e poi sarà la volta di Reykjavík e Londra, Durdust dà vita a 7, un album che è semplicemente nuovo, nel suo essere alla fine un'idea semplice, eppure efficace. Molto lontano dall'idea di musica italiana, l'esordio del progetto Dardust è in grado di essere un messaggio universale, nel suo offrire una completa libertà di interpretazione, senza pretendere nulla, senza imporre alcun tipo di parametro.
7 è un disco per viaggiare, per lasciarsi andare, per pensare a qualunque cosa, per non pensare a nulla, per vedere, o solo per non vedere niente, e assopirsi. Un nuovo corso per un genere che sta approdando in Italia in uno dei suoi primissimi germogli, che ci auguriamo diventi ispirazione per molti altri artisti che hanno voglia di sfidare le regole come mai prima.