La potenza della croce di Cristo
20 marzo 2015
Un giorno una parola – commento a Colossesi 2, 15
Io gli darò la sua parte fra i grandi; egli dividerà il bottino con i potenti, perché ha dato se stesso alla morte ed è stato contato tra i malfattori
(Isaia 53, 12)
Dio ha spogliato i principati e le potenze, ne ha fatto un pubblico spettacolo, trionfando su di loro per mezzo della croce
(Colossesi 2, 15)
Quante volte nel corso della storia si è visto il crollo delle grandi dominazioni, la fine ingloriosa di imperi potentissimi che sembravano eterni? Quante volte questa fine umana ingloriosa di regni e di popoli ci ha additato la caducità della condizione umana, l’orizzonte della morte? La croce di Gesù, estrema ignominia, ha permesso invece la suprema gloria, il trionfo sulle potenze terrene, l’indicazione del Regno, perché “la morte è stata sommersa nella vittoria” (I Cor. 15, 54)