Ricerca e consulta tutti gli articoli fino a luglio 2023

Questo archivio raccoglie articoli storici del nostro sito, conservando una preziosa testimonianza delle notizie e degli eventi passati.
Come utilizzare il modulo di ricerca
Il nostro modulo di ricerca è uno strumento potente che ti permette di esplorare l'archivio in modo facile e intuitivo. Puoi cercare gli articoli utilizzando diversi criteri:
  • Inserisci parole chiave o frasi specifiche per trovare articoli che trattano gli argomenti di tuo interesse.
  • Se stai cercando articoli scritti da un autore specifico, puoi inserire il suo nome per visualizzare tutte le sue pubblicazioni presenti nell'archivio.

Accadde oggi, 13 marzo

13 marzo 2013 - Fumata bianca per Jorge Mario Bergoglio. Inizia l'era di papa Francesco

Piazza San Pietro è in attesa, la chiesa cattolica e in attesa e in fondo anche il mondo secolarizzato, anche se dissimula. Siamo al quinto scrutinio e ancora il nome non esce: chi sarà il successore di Ratzinger, il papa che osò ammettere la sua stanchezza e si dimise, primo nella storia del soglio di Pietro? La chiesa è in affanno, provata dalla perdita di fedeli e dagli scandali interni, e l'abbandono di Benedetto XVI ne è una prova abbastanza palese. Alla fine il risultato del travaglio interno al conclave sorprenderà ben oltre le aspettative: ecco affacciarsi al balcone per salutare la folla il primo papa gesuita, il primo sudamericano, che prende un nome umile, che rimanda al poverello di Assisi, per offrirsi ai fedeli da subito come il servitore: lui, Francesco, non papa ma vescovo di Roma.

Francesco, con i suoi modi diretti e poco inclini alla formalità, rappresenta da subito un cambiamento e, prima ancora, una rivoluzione mediatica. Quest'ultimo aspetto ha il suo contraltare nella sovraesposizione garantita dai mezzi di comunicazione alla figura di Bergoglio e di conseguenza alla chiesa cattolica. Proprio oggi su Repubblica si cita un'analisi della rivista Critica liberale che pone l'accento su questa idea dell'uomo solo al comando, catalizzatore di attenzioni e parafulmine per i guai più o meno sotterranei. Infatti l'attenzione degli addetti ai lavori, e di conseguenza dei fruitori di informazioni, si è spostata passo dopo passo dagli scandali che parevano in procinto di travolgere la curia capitolina alle azioni di questo papa verace. La comunicazione legata al mondo cattolico ha un predominio assoluto sui principali canali televisivi, aspetto ovvio dal momento che si tratta della religione assolutamente predominante in Italia; sono le proporzioni però che appaiono profondamente sbilanciate. Al mondo protestante ed ebraico rimangono le briciole, soprattutto sui canali non Rai, alle altre confessioni meno ancora, percentuali da zero virgola. E, sottolinea lo studio, anche quando si parla di altre religioni lo si fa sempre più attraverso la lente cattolica. E noi ne siamo l'esempio: quel Bergoglio ha inguaiato anche noi che oggi siamo qui a raccontarne le gesta.

Foto "Su Santidad Papa Francisco" di Gabriel Andrés Trujillo Escobedo - Flickr: Su Santidad Papa Francisco. Con licenza CC BY-SA 2.0 tramite Wikimedia Commons.