«Una laurea per fermare tortura e pena di morte»
06 marzo 2015
Premio Acat Italia per tesi di laurea incentrate sui temi della tortura e della pena di morte per gli anni accademici 2013/14 e 2014/15
Anche quest’anno l’Acat Italia, associazione cristiana ecumenica che opera dal 1983 «contro la tortura e i trattamenti crudeli, inumani o degradanti, compresa la pena di morte», annuncia il bando di concorso per il premio di laurea sul tema della tortura e della pena di morte. Questa volta si tratta in realtà di un doppio premio, in quanto il bando include gli anni accademici 2013/2014 e 2014/2015.
Il premio di laurea, dell’ammontare di 3.500 euro per ciascun anno accademico, sarà conferito alla migliore tesi su uno dei due temi proposti:
1) L’abolizione della pena di morte: motivazioni, strategie, azioni, impegno, impatto;
2) La tortura e i trattamenti crudeli, inumani o degradanti contro le persone nel mondo contemporaneo: cause, implicazioni, strategie e strumenti per la loro prevenzione e abolizione e per la riabilitazione delle vittime.
Il progetto, finanziato con i fondi 8 per mille della Chiesa valdese (Unione delle chiese metodiste e valdesi) fu lanciato nel 2009 e vide fra i suoi animatori il teologo valdese Paolo Ricca, che nella tavola rotonda di presentazione ricordava: «Noi Cristiani nei confronti della tortura non siamo innocenti, abbiamo bisogno di uno sguardo critico sulla nostra storia. Se una laurea non basta a fermare la tortura, basta a far agitare la questione, per tenerla viva, per impedire che venga dimenticata o ignorata. Da qui l’importanza della sensibilizzazione, dell’impegno per sconfiggere questo “scheletro nell’armadio”, per garantire un mondo migliore alle generazioni future».
I partecipanti al bando avranno a disposizione per le loro ricerche le biblioteche degli Enti sostenitori: la Federazione internazionale delle Acat a Parigi, l’associazione umanitaria Medici contro la tortura, la Facoltà Valdese di Teologia (Roma), le Università Libera Università Maria ss. Assunta (Lumsa) di Roma, Palermo, Taranto, Gubbio, il Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace (Roma).
Il bando si rivolge agli studenti dei corsi di laurea triennali, magistrali e specialistici di tutte le università italiane presenti sul territorio nazionale, statali e non statali, che rilascino titoli di laurea aventi valore legale, e di università pontificie che rilascino lauree riconosciute in Italia.
Il premio viene attribuito a giudizio insindacabile di una commissione esaminatrice nominata da Acat Italia, e la premiazione avverrà nel corso di una cerimonia pubblica.
La tesi di laurea e la documentazione devono essere inviate rispettivamente entro il 30 giugno 2015 e il 30 giugno 2016. Per il testo del bando ed eventuali variazioni consultare il sito www.acatitalia.it