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La presidente di Pracatinat: “Il 7 febbraio sapremo quale sarà il nostro futuro”

A colloquio con la presidente di Pracatinat, il centro d'eccellenza della provincia di Torino che offre servizi educativi e formativi, socio-culturali e ricettivi, soprattutto ai giovani delle scuole italiane

La Regione vuole mettere in liquidazione Pracatinat s.c.p.a., la società consortile per azioni di cui è socia ma che ora ha 400.000 euro in meno nel bilancio rispetto agli anni scorsi. I trasferimenti pubblici di cui Pracatinat vive sono in costante calo da anni. Già alla fine del 2010 il centro sotto la precedente Giunta aveva rischiato la chiusura poi scongiurata. Ora si spera e si deve trovare un'alternativa alla chiusura.

Pracatinat ha una mission pubblica e sociale: offre servizi educativi e formativi, socio-culturali e ricettivi, con particolare riguardo alla sostenibilità e alla cittadinanza, allo sport, alla montagna e al turismo, per il benessere dei cittadini e dell’ambiente.

La legge regionale n. 39 del 1987 e successivi atti individuano Pracatinat quale «strumento per lo sviluppo di adeguati mezzi educativi, formativi e didattici finalizzati all’educazione e all’ambiente dei giovani, alla formazione e all’aggiornamento dei docenti, nonché per iniziative culturali formative e scientifiche inerenti la sostenibilità, l’ambiente e la sua tutela».

Ora Pracatinat rischia di chiudere perché i soci pubblici, tra cui Città metropolitana di Torino, città di Torino e Regione Piemonte, negli anni hanno sempre ridotto i finanziamenti pubblici. Il 6 febbraio è stata fissata la nuova assemblea dei soci che dovrà produrre un nuovo documento che faccia cambiare idea alla Regione che vuole mettere in liquidazione la società.

«Ora le attività sono sospese così come le decisioni sul futuro del centro – dice la presidente del centro Marina Bertiglio – I contratti di servizio degli enti soci (la Regione Piemonte, la Città Metropolitana di Torino, i comuni di Pinerolo, Rivoli, Moncalieri, l'Unione dei comuni del pinerolese e Fenestrelle proprietaria degli immobili) negli anni sono diminuiti fortemente e gli alti costi di mantenimento della struttura rendono difficile il pareggio di bilancio. La prossima assemblea dei soci si terrà il 6 febbraio e lì sapremo quale sarà il nostro futuro».

E' nata anche una pagina su facebook dal nome “Pracatinat non deve chiudere” che in quattro giorni ha ricevuto quasi  quattromila “mi piace”: studenti, ex studenti e persone che sono passate da Pracatinat e hanno usufruito dei servizi di educazione ambientale e foresteria ammirati e imitati in tutto il nord d'Italia.

I lavoratori di Pracatinat nel loro documento pubblicato su facebook  hanno dichiarato: «manifestano la propria profonda contrarietà all’ipotesi, perché convinti che Pracatinat sia una società sana, che svolge da trent’anni una riconosciuta funzione educativa e sociale, non solo in ambito regionale, ospitando finora in soggiorni didattici residenziali circa 200.000 tra ragazzi e insegnanti e sviluppando numerosi e significativi progetti territoriali, ma in ambito nazionale, come riconosciuto e ribadito dalla Regione stessa in molteplici occasioni».

Nei giorni scorsi i sindaci di Pinerolo e Fenestrelle avevano lanciato l'allarme e scongiurato la chiusura e proprio oggi il presidente della Città Metropolitana di Torino, Piero Fassino, ha dichiarato che Pracatinat non deve chiudere, lasciando dunque aperta la porta della speranza per la salvezza dei quaranta posti di lavoro e del futuro del centro d'eccellenza educativo piemontese.

 

Ascolta l'intervista completa su Radio Beckwith