La parola creatrice
20 gennaio 2015
Un giorno una parola – commento a Salmo 33, 9
Egli parlò e la cosa fu; egli comandò e la cosa apparve.
(Salmo 33, 9)
Il centurione disse a Gesù: «Di’ soltanto una parola e il mio servo sarà guarito».
(Matteo 8, 8)
La parola di Dio è creatrice. Egli è il creatore dal principio: così comincia la Bibbia, così comincia il vangelo di Giovanni, questo è il primo articolo che tutti i cristiani confessano nel credo apostolico: “creatore del cielo e della terra”. È un principio di fede assoluto che può essere un ponte con altre religioni e anche con chi è fuori dalla religione.
Dio è prima della creazione, prima della cosa creata, prima di tutto: è per questo che è Dio. L’universo intero sorse per la Sua volontà creatrice, per il fatto che Dio parlò. Tutto quello che esiste deve a lui il suo essere e senza la sua parola non esiste assolutamente nulla. E nessuno. Questo dice la Bibbia.
In molti, dinanzi al mistero del mondo, allo stupore della vita, può nascere la fede in un Dio creatore e molti altri, invece, pur leggendo la Bibbia e ripetendo il primo articolo del credo, non credono, o non credono più, nel Dio creatore.
Dio, che ci ha creato con la sua parola e la sua volontà, ha dato anche a noi la possibilità di creare, anche di creare con la parola: creare amicizia, relazioni, amore, dialogo con gli altri, oppure creare odio, inimicizia, contesa. Una parola può essere dolce o tagliente, trasmettere vita o morte. Una nostra parola può costruire e può distruggere. Anche la nostra parola nel suo piccolo, nel bene e nel male, è creatrice, stiamo attenti a che cosa diciamo e a che cosa la nostra parola può creare.
Dio parlò e la cosa apparve. Questa è la verità, anche se molti la rifiutano. Noi parliamo e la cosa appare: ma che cosa appare quando parliamo noi?