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Accadde oggi, 13 ottobre

13 ottobre 1894, scoppia in Francia l’affaire Dreyfus

13 ottobre 1894, viene arrestato in Francia Alfred Dreyfus, ufficiale dell’esercito, con l’accusa di alto tradimento. Il Paese è in ginocchio, appena sconfitto dalla Prussia nella guerra per il controllo delle terre di confine, Alsazia e Lorena, e lacerato al suo interno per le tensioni fra repubblicani e monarchici. In questa cornice si staglia l’accusa nei confronti di Dreyfus di aver rilevato piani militari all’esercito di Otto Von Bismarck. Dreyfus è ebreo, ed in questo clima di caccia alle streghe ciò non è casuale: è il momento di azioni forti, di tranquillizzare la popolazione stigmatizzando le azioni delle categorie più deboli della società: e gli ebrei costituiscono sempre un ottimo capro espiatorio, buono per tutte le stagioni. Nonostante le prove siano palesemente false, e molte personalità dell’epoca si schierino a fianco di Dreyfus, certi della sua innocenza, il processo ne riconosce invece la colpevolezza e lo invia in esilio nella Guyana francese, all’isola del Diavolo, dove resterà per cinque anni. Nel mentre in Francia inizia una campagna mediatica, forse la prima della storia, di sicuro la prima ad avere una risonanza internazionale, per provare l’innocenza dell’ufficiale. E di questi anni il famosissimo J’accuse di Emile Zola, lettera indirizzata al Presidente della Repubblica, in cui vengono smontate una ad una le imputazioni a carico di Dreyfus. L’articolo dello scrittore francese avrà un’eco enorme, e insieme ad altri interventi di intellettuali e scrittori, sarà uno dei motivi principali che porteranno alla riapertura del processo, che non riabiliterà in pieno il militare, per non far crollare l’intero apparato militare e politico che ne aveva mosso le accuse, ma che limiterà fortemente i capi d’imputazione.

L’affaire Dreyfus viene considerato un momento di svolta, degno di essere ospitato da tutti i testi storici scolastici, per il ruolo che i giornali sapranno ritagliarsi nella vicenda, proponendosi con forza come strumento di informazione e di pressione nei confronti dell’autorità. Dopo l’esordio sulla scena del cronista di guerra di William Russell nella guerra di Crimea del 1854 per conto del giornale inglese Times, è questa la seconda occasione in cui la comunicazione di massa mostra al mondo le proprie potenzialità. E’ la stampa, bellezza.