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Sfogliando i giornali del 9 ottobre

Le cinque notizie di oggi da non perdere

1 - Il confine tra Siria e Turchia

«La Turchia ci ha traditi, è complice dell’Isis»: la dura accusa arriva dai curdi in Siria e Turchia. Nelle ultime 48 ore la Turchia e la coalizione che si oppone all'Is sembrano aver deciso di rinunciare ad un intervento nell'area di Kobanê in sostegno ai peshmerga, ritenendo la città e l'area «non prioritarie». Dopo la giornata di ieri il segretario di Stato americano John Kerry ha ammesso che le trattative con il presidente turco Erdogan per un intervento via terra sono per ora fallite a causa delle eccessive richieste mosse in merito alla Siria. Sale inoltre a 21 il bilancio delle vittime tra i manifestanti curdi che negli ultimi due giorni hanno protestato in 22 città turche, attaccati sia dalla polizia che da alcuni movimenti di area jihadista.

2 - La trascrizione dei matrimoni omosessuali

Continua la polemica sulla circolare del ministro Alfano sulla richiesta di annullamento delle trascrizioni dei matrimoni omosessuali celebrati all'estero. Il vicesegretario del Pd Debora Serracchiani ha commentato «Alle domande in materia di diritti civili non si risponde a colpi di circolari. I diritti civili non sono un problema burocratico, ma un'esigenza della nostra società di cui la politica deve farsi carico. […] L'approvazione entro fine anno del disegno di legge Scalfarotto porterà il Paese a un livello europeo di civiltà». Anche il sindaco di Roma, Ignazio Marino, annuncia «subito l'ordinanza per la registrazione delle nozze gay celebrate all'estero» anche per la Capitale.

3 - Ballottaggio in Brasile

Marina Silva sosterrà il candidato del centrodestra Aécio Neves al ballottaggio per le presidenziali brasiliane del 26 ottobre. Lo ha deciso nella giornata di ieri il gruppo esecutivo di Rede, il partito fondato da Silva e confluito nel Partito Socialista per il primo turno elettorale. «Tra “portare la croce” dell'appoggio a Neves e “finire all'inferno” con tutto il Brasile appoggiando la presidente uscente, scelgo la prima via» ha dichiarato. L'evangelica Marina Silva ha chiesto, tra le condizioni per l'appoggio a Neves, una riforma politica che impedisca la rielezione presidenziale, investimenti nell'istruzione per il tempo pieno nelle scuole e una politica di sviluppo sostenibile per l'Amazzonia.

4 - Investimenti nella ricerca in Europa

Nove scienziati europei hanno scritto una lettera aperta agli Stati dell'Unione Europea per denunciare il progressivo disinvestimento in ricerca nel nostro continente. «Non c’è più la ricerca di base», denuncia il fisico Francesco Sylos Labini, ricercatore al Centro Fermi e al Cnr. «Con i pochi finanziamenti che ci sono si tende a premiare sempre gli stessi progetti e a concentrare le risorse su pochi gruppi». Secondo Repubblica, però, lo scenario italiano è decisamente peggiore, e i fondi attualmente disponibili non bastano neppure per pagare stipendi e bollette.

5 - Disordini in Centrafrica

Nuovi disordini a Bangui, capitale del Centrafrica. Durante una manifestazione di protesta organizzata per denunciare il linciaggio di un giovane musulmano, gruppi di manifestanti hanno saccheggiato e distrutto diversi negozi e – stando alla ricostruzione fornita dalle Nazioni unite – «si sono sentiti colpi d'arma da fuoco pesante». Il riproporsi delle violenze arriva nel giorno della scadenza dell'ultimatum lanciato dalle milizie Anti-Balaka e che chiede le dimissioni del presidente Catherine Samba–Panza e del primo ministro in quota Seleka Mahamat Kamoun. Ai due dirigenti della transizione viene rimproverato «il perdurare della situazione caotica» e «una gestione errata degli aiuti esterni».

Foto: "Rebel in northern CAR 02" di hdptcar from Bangui, Central African Republic - Rebel in northern CAR 02. Con licenza CC BY-SA 2.0 tramite Wikimedia Commons.