Sfogliando i giornali del 6 ottobre
06 ottobre 2014
Le cinque notizie di oggi da sapere
In Brasile non è bastato il primo turno delle elezioni presidenziali per stabilire il successore di Dilma Rousseff. Al ballottaggio del 26 ottobre non ci andrà l'ambientalista evangelica Marina Silva, candidata per il Partito Socialista, ma l'esponente del Partito Socialdemocratico, il liberale Aecio Neves. Alla fine dello scrutinio la presidente uscente è al 40% e lo sfidante conservatore al 34%. Silva segue al 20%, ma diventa determinante per il secondo turno: se deciderà di esprimersi a favore di Neves potrebbe aiutarlo a battere Rousseff. Secondo Repubblica, «Non tutti i voti di Marina andranno ad ingrossare il risultato di Neves, ma una gran parte sì perché sono tutti voti contro Dilma».
A Voghera, in provincia di Pavia, un'infermiera si è rifiutata di prescrivere la pillola del giorno dopo a due ragazze che l'avevano richiesta. Nel febbraio del 2014 l'Agenzia del Farmaco, Aifa, aveva escluso il Levonorgestrel dalla lista dei farmaci abortivi, collocandolo tra gli anticoncezionali. Proprio per questo l'infermiera – secondo le normative vigenti – si sarebbe dovuta limitare a classificare le priorità delle richieste, mentre ha deciso di impedire l'accesso al reparto alle due ventenni. «Non le ho assolutamente minacciate – si è giustificata l'infermiera – ho solo cercato di convincerle a rinunciare e a salvare così vite umane. L’ho fatto per motivi di coscienza, non religiosi». I due episodi sono stati subito segnalati alla direzione sanitaria e all'azienda ospedaliera, che ha provveduto a redarguire la dipendente dell'ospedale.
Nove inviati delle Nazioni Unite nel nord del Mali sono stati uccisi nel fine settimana in un’imboscata. Secondo quanto riferisce l'ufficio stampa della missione Onu, si tratta dell’agguato più grave finora commesso contro i «caschi blu». L’imboscata è stata condotta nei pressi della città di Gao, già a lungo contesa tra forze governative, indipendentisti touareg e movimenti jihadisti tra la fine del 2011 e l'autunno del 2013. A perdere la vita sono stati militari inviati dal Niger nel quadro della missione Minusma, cominciata nel luglio 2013. L'agguato non è stato finora rivendicato, ma si sospetta del Mujao, il Movimento per l’unità e il jihad in Africa occidentale.
Il nuovo primo ministro della Svezia, Stefan Lofven, ha annunciato che il suo paese sarà il primo in Europa a riconoscere la Palestina come unità statale. La decisione è stata accolta con soddisfazione dal partito israeliano di sinistra, Meretz, secondo cui «si potrebbe generare un effetto a catena». Per l'Anp, «L'annuncio della Svezia indica un reale impegno alla giustizia e alla pace». Molto critico il ministro degli esteri israeliano, Avigdor Lieberman, che ha convocato l'ambasciatore svedese per chiedere chiarimenti, ed ha affermato che «chi ha costituito negli ultimi venti anni un ostacolo tra gli israeliani e i palestinesi sono proprio questi ultimi».
Sei fosse comuni sono state trovate in un sobborgo vicino a Iguala, nello stato di Guerrero, in Messico. Coperti sotto uno strato di terra i resti di molte persone. C’è il sospetto che possano essere i 43 giovani scomparsi da alcuni giorni, e che potrebbero essere stati vittime di una strage pianificata dalla polizia locale insieme al cartello locale del narcotraffico.