Consegnata a papa Francesco la nuova Tilc
01 ottobre 2014
La traduzione interconfessionale della Bibbia è uno strumento per avvicinare tutti ad un testo spesso di difficile comprensione
Papa Francesco ha elogiato la nuova traduzione interconfessionale della Bibbia in lingua corrente (Tilc), che gli è stata consegnata lo scorso 29 settembre e che è frutto della collaborazione decennale fra l'Alleanza biblica universale (organizzazione che riunisce circa 146 Società bibliche nazionali), la Società biblica in Italia e la casa editrice Elledici.
Jorge Mario Bergoglio ha sottolineato come la preparazione di una versione interconfessionale della Bibbia sia uno sforzo particolarmente significativo, se si pensa a quanti dibattiti attorno al testo abbiano influito sulle divisioni e gli scontri, specie in occidente. “La traduzione preparata da evangelici e cattolici della Bibbia in lingua corrente argentina - ha sottolineato Francesco - ha fatto tanto bene e fa tanto bene. È un'idea buona, perché la gente semplice può capirla, perché è un linguaggio concreto, comprensibile da tutti. Nelle missioni che facevamo nelle parrocchie a Buenos Aires andavamo sempre alla Società Biblica a comprare queste traduzioni. Mi fa piacere che adesso sia disponibile in italiano, perché così la gente può capire racconti ed espressioni che, se tradotti letteralmente, sono di difficile comprensione". La traduzione ha infatti lo scopo di aggiornare un linguaggio che rischia a volte di essere di difficile lettura, a causa dell’utilizzo di termini demodé. Una recente nota della casa editrice Elledici ricorda come la traduzione interconfessionale in lingua corrente, la Tilc, sia frutto del lungo e intenso operato di esperti cattolici ed evangelici. Il loro lavoro è iniziato negli anni Settanta ed è confluito nella prima pubblicazione del Nuovo Testamento nel 1976 e dell’intera Bibbia nel 1985, vendendo oltre 13 milioni di copie in Italia.
A Bergoglio è stata presentata la nuova revisione completata nel 2014. Nel suo discorso Valdo Bertalot, presidente della Società biblica italiana, ha ricordato in particolare il teologo valdese Bruno Corsani e il salesiano Carlo Bozzetti per il loro contributo a questa mastodontica realizzazione.