Dio è fedele al suo essere amore
05 luglio 2023
Un giorno una parola – commento a Malachia 3, 6
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Poiché io, il Signore, non cambio
Malachia 3, 6
La sua misericordia si estende di generazione in generazione su quelli che lo temono
Luca 1, 50
Nel rapporto di coppia, cioè nel diventare compagni di vita ogni giorno, nel rapporto genitori-figli, cioè nel diventare ogni giorno genitore o figlio, nei rapporti di amicizia, nell’essere membri di chiesa, nel lavoro, in ogni ambito l’imperativo è cambiare: cambiare è vita, rimanere fermi, oltre che un po' stupido, è anche deleterio. Se la cultura umana progredisce, bisogna interpretare la Bibbia alla luce di ciò che nel passato era ancora sconosciuto, mentre oggi è qualcosa che noi sappiamo; mi riferisco, per esempio, alla questione della sessualità umana, con la necessaria, oggi, accettazione di ogni orientamento sessuale, o in generale alle moderne acquisizioni scientifiche in molti e diversi ambiti. Guai a non cambiare, siamo umani, viventi, non pietre inanimate con la forma di statue! Anche imparare dai nostri errori ci porta utilmente a cambiare. Cambiare per crescere, perché abbiamo imparato qualcosa e ne vogliamo ragionevolmente tenere conto. Cambiare perché la relazione con gli altri e le altre è strutturante, costitutiva del nostro modo di essere. Dio, invece, non ha niente da imparare, egli è la Sapienza, il mondo intero e tutto ciò che esiste beneficia della Sapienza di Dio. Dio è colui che determinerà il futuro, che cambierà il dolore in allegria, la morte in vita, che asciugherà ogni lacrima, che farà dimenticare a tutti e tutte il lutto, che a volte questa vita attuale diventa.
Dio è l’unico che non cambia, affinché tutti e tutto possano cambiare, crescere verso Dio, essere rinnovati dalla sua potenza di vita. Dio è amore, è misericordia, ecco perché è, dall’eternità e in ogni momento, la perfezione. Noi possiamo cambiare la vita in morte, i doni di Dio in spreco senza senso, la figliolanza in ribellione, ma Dio no, egli è fedele al suo essere amore, ed è per amore che ci chiama a sé, a cambiare tornando a Lui, a diventare adulti di fronte a Lui, a ricevere da Lui la nostra vita, con gratitudine e gioia. Amen.