Terremoto Turchia-Siria: le Chiese metodiste e valdesi stanziano cinquecentomila euro
09 febbraio 2023
Un fondo speciale per aiutare le popolazioni colpite dal sisma
La Chiesa evangelica valdese - Unione delle chiese metodiste e valdesi è vicina alle popolazioni siriane e turche colpite violentemente dal tragico sisma del 6 febbraio. Alle vittime, ai feriti, ai sopravvissuti e a tutte le persone che si stanno adoperando per portare aiuti e sostegno vanno preghiere e sentimenti di vicinanza nella certezza che Dio non si allontana dal dolore delle sue figlie e dei suoi figli.
La Tavola Valdese, avvertendo, per le chiese che rappresenta, la responsabilità di contribuire anche con mezzi straordinari all'impegno a favore di interventi di aiuto alle popolazioni colpite dal terremoto, ha deciso di stanziare cinquecentomila euro, ricavati dai fondi dell'Otto per mille assegnati annualmente alle Chiese metodiste e valdesi, per la costituzione di un Fondo speciale destinato a tale finalità.
«Grazie alla rete delle Chiese sorelle presenti nelle zone più colpite e alle organizzazioni di provata operatività ed affidabilità con cui abbiamo stabilito rapporti consolidati di collaborazione in quelle aree – dichiara la moderatora della Tavola valdese Alessandra Trotta – cercheremo di fare arrivare un aiuto adeguato ed efficace, anche nei territori meno sotto i riflettori dell’attenzione pubblica, come quelli siriani già martoriati da anni di guerra. Di fronte a una tragedia così immane, che ulteriormente rivela la fragilità umana, siamo tutti chiamati a mostrare il meglio di ciò che questa pur fragile umanità può fare se illuminata da uno spirito di solidarietà capace di oltrepassare confini e barriere».
La moderatora Trotta ha altresì inviato un messaggio di cordoglio alla pastora Najla Kassab del Sinodo evangelico nazionale di Siria e Libano, nonché presidente della Comunione mondiale di chiese riformate, esprimendole la piena solidarietà e il sostegno delle chiese metodiste e valdesi italiane.
Destruction after the earthquake in Northern Syria. Photo: FCA