Giovani metodisti europei per il clima
06 dicembre 2022
Dichiarazione ai capi di Stato, alla chiesa e agli esponenti del mondo economico
Dopo settimane intense di negoziati, proteste e azioni, la COP27 si è conclusa.
Giovani metodisti europei, che hanno avuto modo di seguire i lavori dell'assise hanno prodotto un comunicato che riportiamo qui di seguito:
«Come metodisti, chiese wesleyane e unite in Europa, chiediamo ai leader e ai capi di Stato di ascoltare le nostre voci in quanto giovani.
La realtà del cambiamento climatico globale, derivante dall'impatto delle attività umane accumulate, rende il rinnovamento del modo in cui abitiamo la Terra un imperativo urgente. I danni causati all'ambiente non possono essere affrontati in modo giusto, adeguato e sostenibile senza l'attuazione di politiche di giustizia climatica.
La sfida di prendersi cura dell'ambiente, nostro patrimonio comune, è un dovere collettivo e universale che appartiene a tutta l'umanità. Per John Wesley, fondatore del movimento metodista, Dio che ha creato il cielo e la terra non ha mai abbandonato la sua creazione. Dio è l'origine di tutte le cose e non solo le conserva, ma le ha anche redente tutte. L'amore di Dio non esclude nessuna forma di vita (Sermone 67 di John Wesley: Sulla Divina Provvidenza). La creazione è l'atto d'amore definitivo, Dio è in tutte le cose e noi dobbiamo "vedere il Creatore attraverso gli occhi di ogni creatura" (Sermone 23 I. 11 di John Wesley). Come metodisti non possiamo perseguire una vita di santificazione senza occuparci dell'ambiente, della giustizia, dell'educazione, della disuguaglianza.
La COP27 è terminata, esortiamo fortemente i nostri leader a rafforzare i loro impegni per una giusta ripresa dalla crisi climatica. Il tempo sta per scadere, dobbiamo agire ORA.
Dobbiamo sfruttare questa opportunità per cercare l'equità e dare priorità a coloro che sono in prima linea nella crisi, in modo che nessuno venga lasciato indietro in questo viaggio verso il raggiungimento degli obiettivi climatici.
Come giovani metodisti di tutta Europa, sappiamo di trovarci in una posizione in cui dobbiamo dare forza e sostegno ai nostri fratelli e sorelle che sono colpiti in modo sproporzionato da questa crisi.
Chiediamo ai leader e alle parti interessate di inserire le perdite e i danni tra i punti permanenti dell'agenda negoziale e di garantire l'istituzione di uno strumento finanziario dedicato alle perdite e ai danni.
Come persone di fede, non possiamo lasciar passare questo momento senza fare tutto il possibile per ottenere giustizia climatica. Sentiamo il lamento della nostra famiglia globale e la paura delle generazioni future, mentre affrontiamo una crisi che ci accomuna tutti nella sua urgenza. Dobbiamo agire ora, nella speranza collettiva che si possa fare abbastanza per permettere alla creazione di Dio di prosperare ancora una volta.
Preghiamo affinché possiate ascoltare le nostre voci e, a vostra volta, agire con urgenza e passione dopo la COP27».
GIOVANI METODISTI EUROPEI PER IL CLIMA
Irene O. Abra – Opera per le Chiese Evangeliche Metodiste in Italia
Filipa Teixera – Chiesa Metodista in Portogallo
Daniel Steinvig – Chisa Metodista Unita in Danimarca
Julia Sjöström – Chiesa Metodista Unita in Svezia
Magdalena Gnigler – Chiesa Metodista Unita in Austria
Sarah Bach – Chiesa Metodista Unita in Svizzera
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I Giovani Metodisti Europei per il clima fanno parte del Consiglio Metodista Europeo.
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