Ricerca e consulta tutti gli articoli fino a luglio 2023

Questo archivio raccoglie articoli storici del nostro sito, conservando una preziosa testimonianza delle notizie e degli eventi passati.
Come utilizzare il modulo di ricerca
Il nostro modulo di ricerca è uno strumento potente che ti permette di esplorare l'archivio in modo facile e intuitivo. Puoi cercare gli articoli utilizzando diversi criteri:
  • Inserisci parole chiave o frasi specifiche per trovare articoli che trattano gli argomenti di tuo interesse.
  • Se stai cercando articoli scritti da un autore specifico, puoi inserire il suo nome per visualizzare tutte le sue pubblicazioni presenti nell'archivio.

Argentina, progetto di legge per vietare i simboli religiosi negli spazi pubblici

La proposta da parte di alcuni deputati dell'opposizione per «garantire l'effettivo adempimento dei principi di libertà religiosa e di coscienza, nonché di garantire la laicità dei poteri pubblici»

In Argentina quattro deputati hanno presentato un progetto per la «rimozione di simboli e immagini religiose installate in spazi pubblici e/o edifici appartenenti allo Stato nazionale».

Si tratta dei deputati dell'opposizione Karina Banfi, principale autrice del progetto, Martín Arjol, Fabio Quetglas e Fernando Iglesias, i primi tre radicali e il quarto del blocco Pro, repubblicano. Il progetto che mira a vietare l'esposizione di simboli e immagini religiose quando non fanno parte del linguaggio architettonico era stato presentato in due occasioni, nel 2018 e nel 2020.

In questa occasione il nuovo tentativo di conversione in legge arriva dopo la massiccia partecipazione di funzionari governativi, molti dei quali generalmente avversi a qualsiasi iniziativa di carattere religioso, a una messa nella Basilica di Luján in cui si è pregato per la pace nel Paese, ma senza la presenza di avversari politici.

Secondo le motivazioni dei proponenti, lo scopo è quello di «garantire l'effettivo adempimento dei principi di libertà religiosa e di coscienza, nonché di garantire la laicità dei poteri pubblici».

Gli autori del progetto affermano che il simbolismo religioso «non solo non è rappresentativo dell'intera popolazione, ma non è nemmeno in linea con la natura laica dello Stato nazionale». L'intenzione del divieto, a loro avviso, sarebbe quella di «garantire la parità di trattamento delle religioni per avanzare nella costruzione di un'agenda pubblica non basata sulla moralità, ma sui diritti dei cittadini».

 

Interesse geografico: