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Ecuador: «No alla violenza, sì al diritto di informazione libera»

Una nota dell'Associazione mondiale per la comunicazione cristiana dopo le proteste degli indigeni contro il carovita cui era seguita la decisione di indire lo stato di emergenza nel Paese

«Ignorare le comunità indigene in Ecuador e i loro diritti di poter reclamare per una vita degna e giusta non fa altro che riciclare l’abuso continuo a comunità che già si trovano in situazioni di vulnerabilità». Lo ha scritto in un comunicato diramato il 25 giugno l’Associazione mondiale per la comunicazione cristiana (Wacc-World Association for Christian Communication), dopo le proteste degli indigeni contro il carovita a cui era seguita la decisione di indire lo stato di emergenza nel Paese, revocata ieri.

«Di fronte alla complessa e violenta situazione socio-politica che vive la popolazione ecuadoriana in sei province in cui si ricorre di nuovo alle forze armate per reprimere la protesta popolare di ampi settori indigeni – continua il testo – chiediamo il rispetto e la libertà di stampa senza restrizioni e che lo Stato possa garantire l’esercizio del diritto all’informazione come diritto umano di base nella costruzione giornaliera delle nostre già fragili democrazie. Restiamo vigili e siamo consapevoli che la riproduzione di discorsi di odio porta solo a una polarizzazione più forte della società e la dispersione delle organizzazioni della società civile nelle sue giuste richieste. La violenza esercitata da qualsiasi stato può solo generare morti».

 

Intanto, secondo quanto riportato dalle agenzie di stampa, il presidente ecuadoriano Lasso ha annunciato un calo dei prezzi dei carburanti di 10 centesimi di dollaro a gallone, una cifra comunque inferiore alle richieste delle migliaia di indigeni che da due settimane manifestano e bloccano parte del Paese. In Parlamento è iniziato un dibattito su un possibile impeachment del presidente Guillermo Lasso. In particolare, il presidente dell’Assemblea nazionale dell’Ecuador, Virgilio Saquicela, ha disposto la sospensione della discussione della mozione di sfiducia nei confronti del presidente e ha annunciato che il dibattito riprenderà martedì. Il ministero dell’Energia e delle risorse minerarie dell’Ecuador ha inoltre annunciato la sospensione della produzione petrolifera entro le prossime 48 ore a causa del blocco delle strade.


Per approfondire:

27/06 Protestas en Ecuador: el gobierno anuncia una reducción de los precios del combustibles, una de las principales demandas de las protestas – BBC

25/06 Ecuador morti e feriti nella protesta indigena contro il governo – la Repubblica

25/06 Ecuador, revocato lo stato di emergenza per le proteste degli indigeni – America Latina – ANSA

24/06 Ecuador, un morto negli scontri tra polizia e manifestanti indigeni – la Repubblica

21/06 Perché gli indigeni stanno protestando in Ecuador – Il Post

 

Foto di Azzedine Rouichi, unsplash

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