Decimo Sinodo nazionale per la Chiesa protestante unita di Francia
24 maggio 2022
Oltre 200 delegati si riuniscono a Mazamet dal 26 al 29 giugno attorno al tema «Missione della Chiesa e Ministeri»
Il decimo Sinodo nazionale della Chiesa protestante unita di Francia si terrà da giovedì 26 maggio a domenica 29 maggio 2022 a Mazamet in Occitania, non lontano da Tolosa. Il tema sinodale scelto è «Missione della Chiesa e Ministeri».
Sylvie Franchet d'Espérey, moderatrice di questa sessione sinodale 2022, darà il benvenuto ai 200 delegati delle nove regioni e agli ospiti francesi ed europei. Guiderà i loro lavori, informati da vari rapporti sulla vita materiale e spirituale della Chiesa protestante unita di Francia.
Giovedì 26 maggio alle 18:45, la presidente del Consiglio nazionale, pastora Emmanuelle Seyboldt, darà il suo messaggio al Sinodo.
Il Consiglio ecclesiastico nazionale ha avviato un processo sinodale pluriennale (2021-2024) dal titolo "Missione e ministeri della Chiesa". Per questa sessione del 2022, il Sinodo nazionale dovrà discernere una visione globale e ampi orientamenti sulla base dei contributi dei sinodi regionali e del lavoro delle chiese locali nel 2021. A tal fine, vengono proposti per la discussione e la votazione due documenti:
La Carta per una Chiesa di Testimonianza è un testo di incoraggiamento e di condivisione delle convinzioni sulla missione della Chiesa e sui ministeri. Il documento delinea il nostro modo di vivere la Chiesa e la missione e invita tutta la Chiesa a farsene carico.
Gli obiettivi strategici definiscono invece ampie aree di lavoro e direzione, a partire dalle quali le proposte concrete saranno oggetto di ulteriori consultazioni sinodali (nel 2023-2024).
La pastora Noémie Woodward guiderà la cappellania del Sinodo. Il culto finale di domenica 29 maggio alle 11 darà il benvenuto ai nuovi pastori che sono stati riconosciuti nel loro ministero durante l'anno.
Attraverso il tema sinodale, l'Assemblea 2022 avrà la volontà di discutere e impegnarsi nella missione di Dio nel cuore del mondo e di rinnovare le sue forme di vita ecclesiale, per renderla più aperta.