Eletta la nuova direzione del Consiglio delle Chiese di Cuba
26 gennaio 2022
Dopo due anni finalmente un incontro in presenza per i delegati delle 28 chiese che compongono il Consiglio
La cinquantesima assemblea generale del Consiglio delle chiese di Cuba (Cic) si è conclusa venerdì 21 gennaio con l'elezione della nuova direzione per il prossimo periodo di lavoro, ed è stata l’occasione per la riunione dei leader del movimento ecumenico cubano dopo quasi due anni in cui la pandemia globale ha limitato le possibilità di mantenere uno stretto contatto.
Nella riunione è stata presentata una sintesi del lavoro svolto dal 2020 ad oggi, con la presentazione delle relazioni delle aree programmatiche di Diaconia e Formazione e Studi, della Commissione Biblica, dei Coordinatori Provinciali e del Consiglio di Amministrazione. Un rapporto più dettagliato è stato inviato ad ogni partecipante, al fine di offrire una panoramica più ricca del lavoro istituzionale in corso.
I momenti liturgici, guidati dall'équipe del "Centro Kairos per le arti, la liturgia e il servizio sociale", hanno offerto spazi di spiritualità e comunione per sentire vicina la presenza di Dio, in mezzo a un gruppo eterogeneo di sorelle e fratelli di circa 20 confessioni e 13 centri di ispirazione cristiana.
Il consiglio delle chiese di Cuba conta infatti fra le chiese aderenti l’Esercito della Salvezza, la Chiesa battista, le chiese pentecostali, la Chiesa metodista, quella luterana, la Riformata, varie chiese libere.
Nel giorno dedicato alle elezioni delle cariche per i prossimi due anni, sono stati eletti: Joel Ortega Dopico come presidente, Aleida Palacios Cuní come vicepresidente, alla segreteria María Yi Reina e Eris Figueroa Adam come tesoriere.
È stato riconosciuto il lavoro svolto dal consiglio uscente, persone che, in mezzo alla difficile situazione dovuta alla pandemia e ad un complicato contesto sociale ed ecclesiale, hanno saputo continuare la missione di servizio e di accompagnamento del Consiglio delle chiese di Cuba.
«Questo incontro segna l'inizio di un nuovo periodo, con grandi sfide e opportunità per il lavoro dell'organizzazione, ma con la certezza della compagnia di Dio per la missione ecumenica nel nostro paese», dicono dal Consiglio.