Cevaa, la fiamma rimane accesa
19 novembre 2021
Passaggio di consegne nella Comunità di chiese in missione fra Henriette Mbatchou e Michel Lobo della Chiesa metodista unita in Costa D'Avorio
Henriette Mbatchou è stata eletta presidente della Cevaa - Comunità delle Chiese in Missione alla 9° Assemblea generale nell'ottobre 2016. Il suo mandato, prorogato di un anno a causa del rinvio dell'11° Assemblea, che si è svolta dal 4 all'8 ottobre di quest’anno, in videoconferenza, si è concluso al termine di questo evento, che segna anche il 50° anniversario della Comunità. È con gioia che ha passato il testimone al suo successore. Felice di aver lavorato per la Comunità, porterà avanti la missione del Signore in altre forme.
«Quando hai lavorato, devi passare il testimone. Da presidente uscente, ringrazio Dio per il tempo che mi ha concesso, con tutta la squadra, per poter portare questa torcia e mantenere viva la fiamma nonostante le avversità e i vari ostacoli incontrati. È una soddisfazione per me in qualità di presidente uscente vedere che tutti gli obiettivi che ci siamo prefissati per quest'Assemblea hanno avuto successo.
Dalla missione non si esce mai, la missione del Signore non finisce; si parte da un punto per abbracciare un altro punto. Rimango serena e fiduciosa nel nuovo mandato, con il nuovo Segretario generale e il nuovo Presidente e il suo Consiglio e tutte le Chiese insieme. Ho fiducia nella fiamma che verrà mantenuta per una Cevaa sempre più impegnata e dinamica e per una comunità sempre innovativa».
Eletto durante l'Assemblea generale di ottobre, il pastore Michel Lobo succede a Henriette Mbatchou come presidente della Comunità di chiese in missione, creata a Parigi nel 1971 su impegno determinante anche della Chiesa valdese che ne è ancora parte integrante.
Inviato della Cevaa a Roma dal 1999 al 2007 e membro del Consiglio dal 2016 al 2021, il pastore Lobo è impegnato da molti anni per la sua Chiesa Metodista Unita in Costa d'Avorio. Pastore della parrocchia del Giubileo a Cocody - Abidjan, è attualmente sovrintendente del distretto di Abidjan Nord e anche responsabile degli affari esteri della Chiesa. Ora presiederà la Comunità Cevaa, così come il Consiglio esecutivo, composto da 10 membri, delegati delle Chiese ed eletti durante questa undicesima Assemblea generale.
Michel, ora lei è il nuovo Presidente della Comunità Cevaa. Cosa l’ha spinta a impegnari ancora di più nel servizio della Comunità?
«È stato su proposta dei membri del Consiglio direttivo uscente che mi sono trovato candidato, con la benedizione della mia Chiesa. Ho accettato questa proposta perché Cevaa è una Comunità che amo e alla quale sono legato. Con lei ho avuto diverse esperienze arricchenti: come membro dell'équipe multiculturale nel 1995 in Francia, inviato a Roma, delegato all'Assemblea dal 2008, membro del Consiglio direttivo dal 2016 al 2021. Voglio mettere tutto questa somma di esperienze al servizio della Comunità, con i membri dell'esecutivo, per consentirle di mantenere accesa la sua fiamma».
Cosa caratterizza oggi, ai suoi occhi, la Comunità delle Chiese in Missione?
«Ciò che caratterizza questa Comunità, dalla sua fondazione fino ad oggi, è che si fonda su tre assi: agire, condividere, testimoniare, insieme, tra chiese del Nord e del Sud. E dobbiamo mantenere e coltivare questa eredità dei pionieri».
Il tema di questa undicesima Assemblea Generale era sul versetto di Luca 12,35: Tenete accese le vostre lampade. In qualità di presidente della Comunità, come viene ispirato da questo invito?
«Questo appello a mantenere viva la fiamma è un'esortazione, rivolta a ciascuna delle nostre chiese, a raddoppiare i nostri sforzi per non lasciare che la fiamma si spenga tra e nelle nostre mani, ma affinché anche noi riusciamo a trasmetterla alla prossima generazione di Cevaa».