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In Francia Legion d'onore al pastore battista Jesse Jackson

La massima onoreficenza francese consegnata dal presidente Macron al paladino dei diritti civili, già al fianco di Martin Luther King

Emmanuel Macron ha consegnato lunedì 19 luglio le insegne di comandante della Legion d'onore al pastore battista Jesse Jackson, «instancabile difensore» della comunità nera americana e dei valori di «giustizia e diversità».

«I valori per i quali Lei ha lottato sono gli stessi della Repubblica francese (...) Lei è nostro fratello», ha dichiarato il Capo dello Stato consegnando, con «grande gioia» al pastore il più alto riconoscimento della Repubblica francese.

«Sono molto grato di ricevere una nomina così prestigiosa dalla grande e amata nazione francese», ha risposto Jackson, 79 anni, in una dichiarazione. Emmanuel Macron ha parlato faccia a faccia con il pastore battista prima della cerimonia nella sala delle feste dell'Eliseo dove si erano radunate un centinaio di persone, tra cui quattro dei suoi cinque figli e parenti provenienti dagli Stati Uniti. Erano presenti anche l'ex ministro della Giustizia Christiane Taubira, l'ex primo ministro Jean-Marc Ayrault come presidente della Fondazione per la memoria della schiavitù e il deputato dei francesi residenti in Nord America, Roland Lescure. 

Nel suo discorso, il presidente ha ripensato a «più di mezzo secolo» di impegno «corpo e anima» di Jesse Jackson per i «diritti civili», in particolare al fianco di Martin Luther King, assassinato nel 1968.

Il reverendo condusse poi due campagne elettorali, «piene di brio» anche se senza successo, per la nomination democratica alle presidenziali del 1984 e del 1988. La vittoria di Barack Obama nel 2008 «sarebbe stata impossibile senza le sue lotte», in particolare nel promuovere la registrazione degli afroamericani nelle liste elettorali, ha sottolineato Macron.

«Un amico speciale della Francia», ricordando che Jesse Jackson aveva negoziato il rilascio degli ostaggi francesi durante la prima guerra del Golfo nel 1990. Il pastore, che ha rivelato nel 2017 di soffrire del morbo di Parkinson, ha elogiato «la leadership coraggiosa e morale della Francia per combattere la povertà, promuovere la pace, agire contro il cambiamento climatico e promuovere la diversità e la tolleranza razziale». «Continuiamo a lavorare insieme» per queste cause, ha aggiunto.

Foto di Lee District Democratic Committee

 

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