In Benin appello della Chiesa metodista per elezioni pacifiche
01 marzo 2021
La Chiesa metodista ha lanciato un appello per la pace e la coesione nazionale, a margine del sinodo biennale organizzato dal 22 al 28 febbraio 2021
La Chiesa metodista protestante del Benin (Epmb) domenica 28 febbraio ha lanciato un appello per la pace e la coesione nazionale, a margine del sinodo biennale organizzato dal 22 al 28 febbraio 2021. I vertici della chiesa hanno approfittato dell'evento per commentare la situazione socio-politica nel Paese africano, alla vigilia delle elezioni presidenziali dell'aprile 2021.
Ecco il testo della lettera:
«La Chiesa metodista protestante del Benin ha tenuto il suo sinodo biennale, dal 22 al 28 febbraio 2021 nella Regione sinodale di Houlènou-Ekpè, sotto il tema: “La missione da ogni dove in ogni luogo: conoscere meglio la mia Chiesa per servirla meglio” ispirata ai testi di Isaia 61: 1-3; Atti 13: 1-12; I Timoteo 6: 17-21; Matteo 28: 16-20.
Secondo lo statuto e il regolamento interno della Chiesa, questo primo sinodo biennale si è svolto in due sessioni: la sessione pastorale presso il tempio "Città della Pace" di Aguégué Zounmè e la sessione plenaria presso il tempio "Divina Grazia" di Ekpè. Durante il sinodo, i partecipanti si sono espressi su diverse importanti questioni religiose e socio-politiche.
1. il presidente della Chiesa, Amos Hounsa, ha evidenziato lo stato di avanzamento delle riforme all'interno della Chiesa riconciliata e riunificata con particolare enfasi sulla vita spirituale, l'evangelizzazione e la missione, come pilastri dello sviluppo della comunità cristiana. In questo senso, l'Epmb, la prima Chiesa istituita sul suolo del Benin dal 6 marzo 1843, nel marzo 2023 compirà 180 anni. Questo anniversario sarà celebrato dal 20 febbraio al 6 marzo 2023 durante il 2° Sinodo biennale nella regione sinodale di Cotonou Akpakpa. I diversi organi stanno già lavorando a quell’appuntamento.
2. Successivamente, il sinodo ha esaminato il clima socio-politico del Paese, il Benin. I pastori ed i delegati apprezzano pienamente gli sforzi del governo per lo sviluppo, gli investimenti e il benessere delle popolazioni attraverso misure sociali che sono sempre più una priorità per il presidente della Repubblica e il suo governo. Il sinodo incoraggia questi instancabili sforzi del governo nell'ambito della rinascita del Paese e saluta il pragmatismo e la guida illuminata del presidente della Repubblica per la realizzazione di grandi progetti finalizzati alla disponibilità e accessibilità dell'acqua potabile, Illuminazione, viabilità, infrastrutture economiche e sanitarie, ecc.
3. Infine, per quanto riguarda le elezioni dell'11 aprile 2021, il sinodo biennale della Chiesa metodista protestante del Benin chiede la pace.
Tramite il suo presidente, Amos Hounsa e basandoci su Geremia 29.7 "Cerca la pace della città che ti ospita, e prega il Signore per essa, perché la tua felicità dipende dalla sua", l'Epmb e il Coneb (Consiglio ecumenico nazionale delle chiese del Benin) invitano alla pace tutte le parti interessate alla vita socio-politica del paese. Infatti, l'Epmb e il Coneb, consapevoli dello spirito di convivialità e di pace che caratterizza il popolo del Benin sin dalla storica Conferenza delle Forze Nazionali del febbraio 1990, e per quanto riguarda i risultati del dialogo politico dell'ottobre 2019, desiderani congratularsi con il popolo e con il governo in particolare per la tempestiva organizzazione delle elezioni presidenziali che si terranno l'11 aprile 2021.
Ci congratuliamo con tutte le istituzioni repubblicane coinvolte nel processo in corso, che svolgono adeguatamente il loro ruolo verso le elezioni. Quindi chiediamo pace, pace e nient'altro che pace.
Contraddizioni e divergenze di opinione vengono espresse e sviluppate, e tutto questo è indicativo della vitalità della nostra democrazia. Questa è una buona cosa! Dobbiamo congratularci con noi stessi per questo perché è un segno della pluralità di pensiero, della libertà di opinione e di espressione democratica. Che tutto si svolga in pace, per la pace e lo sviluppo sostenibile del nostro Paese».