Torino-Pinerolo: il no della giunta all’eliminazione dei passaggi a livello
17 dicembre 2020
La consigliera Canalis «Disinteresse inaccettabile»
Ancora cattive notizie per i trasporti nel Pinerolese. Nella seduta del Consiglio Regionale dello scorso 10 dicembre la Giunta ha infatti respinto la richiesta da parte dei sindaci del Pinerolese e dell’area sud torinese di procedere alla soppressione di alcuni passaggi a livello della linea ferroviaria Pinerolo-Chivasso, caratterizzata da alcuni tra i maggiori disservizi e ritardi dell’intera regione. Un diniego per il quale non è stata fornita una motivazione completa e articolata, come sottolineato da Monica Canalis, consigliera Pd che ha seguito e sostenuto la causa in questi mesi. «La giunta si è limitata a dire che non si presentavano i necessari presupposti di coesione territoriale e ha respinto la richiesta. Un’affermazione generica e non rispondente alla verità dei fatti, dal momento che i sindaci del territorio in questi mesi si sono impegnati per formulare una proposta che venisse incontro alle limitate risorse disponibili in questo momento».
Era l’inizio di marzo quando una delegazione di sindaci aveva incontrato l’assessore ai trasporti Marco Gabusi che aveva dichiarato che i lavori sarebbero partiti dal territorio che avesse manifestato maggiore compattezza e celerità. A quel punto il 13 maggio scorso i Comuni di Pinerolo, Roletto, Frossasco, Piscina, Airasca, None, Volvera, Nichelino e Moncalieri avevano sottoscritto un documento riguardante la realizzazione di opere di viabilità alternativa funzionali alla soppressione dei passaggi a livello esistenti sulla linea. Ferma restando la necessità di eliminarli tutti, la coalizione aveva individuato nei passaggi a livello di Piscina, Nichelino e Airasca i tre punti strategici ai quali dare priorità per migliorare le condizioni di traffico e di sicurezza di una linea caratterizzata da gravi e frequenti disservizi.
Sembrava quindi che ci fossero tutte le condizioni richieste dall’assessorato, motivo per cui la marcia indietro del 10 dicembre suona ancor più beffarda. «Siamo sconcertati dal disinteresse dimostrato per il nostro territorio - spiega Monica Canalis - che soffre per un importante disservizio che incide negativamente sulla qualità della vita di molti abitanti. Immediatamente dopo la risposta negativa della giunta, ho portato avanti un accesso agli atti per capire meglio le motivazioni di questa decisione, dal momento che, ancora a marzo, c’erano 8 milioni a disposizione per l’operazione». Nel frattempo i sindaci, scoraggiati e delusi, si ritroveranno a giorni per decidere come agire, chiedendo probabilmente un ulteriore incontro all’assessorato.
I passaggi a livello della linea sono 28 e sarebbero necessari 60 milioni per eliminarli tutti. Inoltre la linea, come sottolineato dalla stessa consigliera Monica Canalis, avrebbe bisogno anche di raddoppi parziali e operazioni di efficientamento tecnologico degli apparati. In ogni caso appare ormai impossibile che le opere possano rientrare nel bilancio 2020 che si chiuderà a giorni. «Ma ci prepariamo insieme ai sindaci a dar battaglia per il 2021: l’inerzia dimostrata su questo tema non è accettabile per un territorio che vuole essere moderno e sviluppato».