Pandemia. Più di 17.000 servizi ed eventi online forniti dalla Chiesa d’Inghilterra
14 ottobre 2020
Le cifre evidenziano l’aumento dei servizi online offerti dalle chiese anglicane a seguito del lockdown e delle restrizioni al culto pubblico imposti all’inizio di quest’anno
A seguito del lockdown e delle restrizioni al culto pubblico imposti all’inizio del 2020 dal Governo inglese per arginare la diffusione del Covid-19, la Chiesa d’Inghilterra ha fornito più di 17.000 servizi ed eventi online.
Le cifre, pubblicate ieri in un rapporto, sono tratte dal sito web A Church Near You della Chiesa d’Inghilterra, e mostrano che attualmente sono disponibili più di 17.000 servizi o eventi online, inclusi servizi di Comunione domenicale, studi biblici e incontri di preghiera mattutina o serale.
Questi dati non includono i servizi settimanali online nazionali della Chiesa d’Inghilterra che vengono trasmessi la domenica e condivisi su Facebook e YouTube.
Ci sono stati quasi tre milioni di visualizzazioni dei servizi online nazionali e i post delle trasmissioni settimanali sono stati visti 23,6 milioni di volte. Hanno dato il loro contribuito: gli Arcivescovi di Canterbury e di York, il Duca di Cambridge e Papa Francesco.
Gli utenti appartengono ad un’ampia fascia di età e circa una persona su cinque che ha visualizzato i contenuti va in chiesa raramente o per niente.
Altri dati nel rapporto evidenziano che le App ufficiali di Church House Publishing – la più popolare è la Preghiera quotidiana, o l’Ufficio quotidiano della preghiera mattutina, serale e notturna – sono state utilizzate più di sette milioni di volte quest’anno, in aumento rispetto ai cinque milioni registrati nel 2019. I post sui social media della Chiesa d’Inghilterra sono stati visti finora 86 milioni di volte, quasi il doppio del totale dello scorso anno.
La crescita dei servizi online dipende dalla decisione della Chiesa d’Inghilterra di intensificare il suo programma di formazione digitale per le congregazioni. Finora più di 4.200 vicari leader di chiese locali hanno preso parte a corsi di formazione digitale a distanza, quattro volte il numero del 2019.
L’arcivescovo di York, Stephen Cottrell, ha dichiarato: «In un momento in cui molti si sono sentiti isolati e impauriti, le chiese e il clero della Chiesa d’Inghilterra hanno trasmesso online migliaia di servizi ed eventi della chiesa, cercando di portare conforto e speranza alle loro comunità. Sappiamo che decine di migliaia di coloro che si sintonizzano non hanno mai avuto prima contatti con la loro parrocchia locale e potrebbero non aver mai ascoltato il messaggio cristiano. La loro presenza è un segno della grande fame che tutti hanno di significato spirituale nella propria vita».
I dati digitali del 2020 sono pubblicati insieme alle Statistiche delle missioni per il 2019 che mostrano l’azione sociale fino a dicembre. Le cifre mostrano che già prima della pandemia le parrocchie stavano gestendo o sostenendo 35.000 progetti di azione sociale (rispetto ai 33.000 registrati nel 2017), al servizio delle persone più povere delle comunità in tutto il paese: dalle mense per anziani ai gruppi di genitori e bambini, dai rifugi notturni (2.400) fino ai banchi alimentari (circa 8.000).
Foto: Churchofengland.org