Appello al “cessate il fuoco” in Myanmar
27 aprile 2020
La Federazione luterana mondiale esprime preoccupazione dopo l’attacco al convoglio dell’Oms. I combattimenti ostacolano l’accesso umanitario alle comunità bisognose durante la pandemia del Covid-19.
La Federazione luterana mondiale (Flm), insieme a 15 organizzazioni umanitarie, ha espresso «shock e tristezza» alla notizia dell’attacco contro un veicolo dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), che ha provocato la morte dell’autista. Il mezzo trasportava tamponi per il Covid-19 nello Stato di Rakhine in Myanmar.
Le organizzazioni umanitarie, che lavorano in Myanmar, chiedono l’immediato “cessate il fuoco” e un accesso umanitario senza ostacoli a tutte le popolazioni e ai campi dello stato di Rakhine.
«Siamo profondamente rattristati da questa tragedia», ha affermato Allan Calma, coordinatore di Global Humanitariandella Flm. «Ci uniamo sia ai colleghi del paese sia alla comunità internazionale nel chiedere il cessate il fuoco e garantire la protezione degli operatori umanitari in prima linea».
L’attacco è avvenuto vicino a un checkpoint militare nel distretto di Minbya il 20 aprile 2020. Il veicolo, contrassegnato dal logo delle Nazioni Unite, è stato colpito da un esplosivo non specificato e la macchina è andata a fuoco: l’autista è morto, mentre un funzionario del ministero della Salute e dello Sport del Myanmar è stato ferito. L’incidente è avvenuto nel contesto del conflitto in corso tra le forze di sicurezza governative e i rivoltosi armati dell’esercito di Arakan, che chiede una maggiore autonomia per la regione occidentale del Myanmar. Oltre a mettere a rischio la vita dei civili, i combattimenti stanno ostacolando gravemente l’accesso umanitario alle comunità bisognose durante la pandemia del Covid-19.
«In tutto il mondo e in Myanmar, in prima linea ci sono milioni di operatori sanitari, personale umanitario e altri operatori che stanno cercando di contenere la diffusione del virus Covid-19. Dobbiamo sostenere ognuna di queste persone coraggiose e proteggerle dai pericoli», si legge in una dichiarazione della Global Humanitarian, che rilancia la richiesta di un cessate il fuoco, fatta a marzo dal segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres.
L’incidente al convoglio dell’Oms solleva anche preoccupazioni sulla situazione generale del sistema sanitario in Myanmar, in particolare nello stato di Rakhine colpito da conflitti. Al 21 aprile, il Myanmar ha dichiarato 119 casi confermati di Covid-19 con 5 decessi Le organizzazioni umanitarie sospettano che il numero effettivo sia molto più elevato. Lo stato di Rakhine ha i più alti tassi di povertà e malnutrizione tra i bambini del Myanmar ed è la patria di un gran numero di popolazioni vulnerabili.
Circa 200.000 sfollati interni, Rohingya ed di etnia Rakhine, vivono in campi o altri rifugi temporanei. L’accesso all’assistenza sanitaria e ad altri servizi salvavita per loro è molto limitato. «La combinazione di questi fattori rende ancora più urgente la prevenzione di un diffuso focolaio di Covid-19 nello stato di Rakhine», afferma la nota. La Flm prevede di distribuire sapone e dispositivi di protezione alle popolazioni degli stati di Rakhine, Chin e Kayin.
Photos: LWF/ I. Htun