Covid 19. L’impegno del World Service
07 aprile 2020
La direttrice del World Service, braccio diaconale della Federazione luterana mondiale, ha espresso gratitudine per la dedizione del personale coinvolto nella gestione dell’emergenza Coronavirus
Maria Immonen, direttrice di World Service, braccio diaconale della Federazione luterana mondiale (Flm), ha inviato una lettera al personale coinvolto in operazioni umanitarie e di sviluppo, incoraggiandoli nell’emergenza da Coronavirus (COVID-19).
«Per tutti voi coinvolti sul campo, questa si aggiunge a molte crisi preesistenti che sono la ragione originale per cui abbiamo avviato programmi nei paesi in cui vi trovate», scrive Immonen. «Le vostre realtà quotidiane sono già abbastanza difficili, e ora stanno diventando ancora più difficili».
La lettera è stata inviata agli oltre 8000 membri del World Service presente in 29 paesi. Un gran numero del personale della Flm è costituito da rifugiati o è parte delle comunità in cui la Federazione serve.
Continuano ad essere sul posto, entro i blocchi, le restrizioni di movimento e altre misure di quarantena imposti. «Vogliamo riconoscere l’impegno e la dedizione che ognuno di voi sta dimostrando in questo particolare momento», scrive Immonen. La lettera contiene anche informazioni pratiche sulle misure per la salute del personale e sui sistemi di supporto che la Flm fornisce in particolare ai colleghi nelle aree di difficoltà.
Mentre una pandemia come questa non ha precedenti, alcuni programmi del World Service hanno già esperienza nella gestione di epidemie, tra cui i casi recenti di Ebola in Uganda e di morbillo e malaria in Burundi.
In Asia, Africa, America Latina e Medio Oriente la Flm è impegnata in campagne di sensibilizzazione e informazione sul virus, sull’igiene e sulle misure di quarantena e talvolta distribuisce già sapone o disinfettante nei campi profughi e negli insediamenti.
Il direttore di World Service conclude la sua lettera ricordando allo staff la genesi del Dipartimento per il servizio mondiale, creato dopo la seconda guerra mondiale «per rispondere alla disperazione e alle necessità», scrive Immonen. «Tu, come collega, fai parte di questa chiamata, qualunque sia il tuo background di fede o nessuno. Ringrazio ognuno di voi».
«Facciamo tutti parte di questa missione che ci è stata data per rispondere a coloro che hanno bisogno del nostro sostegno e ci è stato promesso che Dio sarà sempre con noi».
Photo: LWF/ A. Hillert