Nepal. Il programma «Chiese ed emergenze»
24 febbraio 2020
La Chiesa evangelica luterana del Nepal, in collaborazione con il World Service della Federazione luterana mondiale, ha avviato un piano per preparare le comunità ad affrontare le catastrofi naturali
Quando un terremoto di magnitudo 7,8 colpì il Nepal centrale e orientale la mattina del 25 aprile 2015, il rev. Marandi Patras, segretario generale della Nepal Evangelical Lutheran Church (Nelc), ricordò quanto aveva appreso durante un seminario sulla risposta alle catastrofi naturali e alle emergenze, organizzato l’anno precedente in Cambogia dalla Federazione luterana mondiale (Flm). Grazie a quel corso, Patras imparò come aiutare la sua chiesa a rispondere a tali catastrofi naturali.
«Siamo riusciti ad aiutare molte persone, ma allo stesso tempo il terremoto evidenziò che la chiesa, in generale, non era ben preparata a fronteggiare tale emergenza», ha commentato il rev. Patras. Una delle maggiori sfide è stata la lontananza di molte comunità colpite, che ha reso difficile l’accesso ai sopravvissuti e un’assistenza tempestiva. I più vulnerabili sono rimasti isolati per giorni, senza cibo e altre attrezzature salvavita. Alla fine, il terremoto ha ucciso quasi 9.000 persone e ferito oltre 22.000.
Con l’aiuto del braccio diaconale della Flm, il World Service, la Chiesa evangelica luterana del Nepal sta migliorando la sua capacità di prepararsi e rispondere a tali tragedie. Quando le inondazioni diffuse, ad esempio, hanno colpito gran parte del Paese nell’agosto 2017, la Nelc è stata in grado di rispondere in modo più tempestivo ed efficace.
Come le chiese luterane in molti paesi, la Nelc è impegnata a servire i più vulnerabili, indipendentemente dal loro background etnico o religioso. Il presidente della Chiesa, il rev. Joseph Soren, conferma che le persone che hanno un disperato bisogno, cercano prima di tutto aiuto presso la chiesa locale: «Molto prima che arrivino le Ong umanitarie e i loro operatori umanitari, le chiese locali possono valutare i danni e distribuire tutti gli oggetti di soccorso disponibili, come cibo, tende, acqua e assistenza medica».
Alla fine del 2019, i rappresentanti della Nelc si sono riuniti con lo staff del World Service per discutere come proseguire la formazione nel quadro di un nuovo programma della Flm chiamato «Chiese ed emergenze». Dal 2020, la Flm fornirà supporto alle chiese membro per creare strutture sostenibili che forniscano una buona preparazione alle emergenze. Le chiese luterane in Nepal, Myanmar e Camerun svolgeranno il programma che coinvolgerà in ogni paese due comunità pilota.
In Nepal, entrambe le comunità, prevalentemente non cristiane, sono situate vicino ai fiumi e annualmente sono colpite da inondazioni. I rappresentanti della Nelc, insieme al personale della Flm, hanno visitato le comunità nel gennaio 2020 e hanno sviluppato un piano di attuazione annuale. Oltre alle attività di advocacy a livello nazionale e alla formazione con le due comunità su riduzione del rischio di catastrofi, pronto soccorso e supporto psicosociale, il progetto prevede anche l’istituzione di banche comunitarie del grano, in modo che le persone possano accedere al cibo immediatamente dopo un disastro.
La chiesa raccoglierà dagli agricoltori piccole quantità di grano durante il periodo di raccolta. Quei cereali saranno poi distribuiti alle famiglie più vulnerabili in caso di disastro. Se durante l’anno non si verificano emergenze, il vecchio stock di grano verrà venduto al momento del prossimo raccolto e verrà creata una nuova scorta. Il denaro verrà mantenuto come fondo di emergenza locale gestito da un comitato inclusivo della comunità.
La Chiesa evangelica luterana del Nepal è nata da un movimento di laici negli anni ‘30 ed è stata istituita ufficialmente nel 1943 con il sostegno della chiesa nell’India settentrionale. La Nelc è entrata a far parte della Flm nel 2010 e oggi comprende circa 1.200 membri.