Come affrontare il Coronavirus senza farsi prendere dal panico
24 febbraio 2020
Situazione di emergenza in Piemonte ma si sono attivate tutte le procedure necessarie a contenere quella che sembra soltanto un'influenza non ancora conosciuta
Per gestire al meglio l'emergenza sanitaria del Coronavirus (2019nCoV) la Regione Piemonte ha messo in moto un'imponente macchina, in stretta collaborazione con il Ministero della Salute e la Presidenza del Consiglio dei Ministri. Comuni, Asl, Protezione Civile sono gli interlocutori primari in questa fase e mentre scriviamo (lunedì 24 febbraio) sono arrivate alcune disposizioni e alcune indicazioni da seguire per evitare un allargamento del contagio repentino e di difficile gestione. Il messaggio che però deve arrivare forte e chiaro è che siamo di fronte a un'influenza, di cui non eravamo a conoscenza e che prima o poi colpirà molti di noi, come spesso succede con le normali influenze stagionali. Le buone norme che qui di seguito cercheremo di sintetizzare sono volte proprio a ottimizzare la gestione di questo nuovo virus, senza farsi prendere dall'inutile panico che creerebbe solo gravi disagi a chi necessita invece di cure importanti.
L'ordinanza contingibile e urgente del ministero della Salute di intesa con il presidente della Regione Piemonte infatti prevede fino a sabato 29 febbraio la sospensione di manifestazioni o iniziative di qualsiasi natura, di eventi e di ogni forma di aggregazione in luogo pubblico o privato, sia in luoghi chiusi che aperti al pubblico, anche di natura culturale, ludico, sportiva e religiosa. Tutte le scuole di ogni ordine e grado sono chiuse (tranne gli specializzandi nelle discipline mediche e chirurgiche e delle attività formative svolte a distanza); i musei e gli altri istituti e luoghi della cultura sono chiusi e i viaggi di istruzione sono sospesi.
Inoltre chi ha fatto ingresso nel Piemonte da zone a rischio epidemiologico è tenuto a comunicarlo all'Asl competente.
Le buone regole per evitare il contagio sono quelle di lavarsi accuratamente le mani, non toccarsi occhi, naso o bocca con le mani, evitare il contatto con le persone che soffrono di infezioni respiratorie, coprirsi quando si starnutisce o tossisce (insomma, la buona educazione!). Inoltre non bisogna assumere farmaci non prescritti dai medici. Pacchi provenienti dalla Cina e animali domestici non sono portatori di Coronavirus.
Importante è come comportarsi in caso di patologie respiratorie sospette: si deve contattare o il numero 1500, o il proprio medico di base o le Asl. Non si deve chiamare il 112 (va lasciato per le emergenze) e non assediare i Pronto Soccorso (rischio di allargare l'infezione).
Proprio a questo proposito l'Asl To 3 come le altre aziende sanitarie, sta predisponendo una tenda da campo al di fuori del Pronto Soccorso di Pinerolo in cui accogliere le persone con problemi che potrebbero essere legati al Coronavirus per evitare il contatto con gli altri utenti del Pronto Soccorso.
Tutti i Comuni si sono attivati, con alcune riunioni straordinarie delle Unioni di Comuni (Pinerolese montana e val Chisone e Germanasca) per far fronte a questo problema. Ingenti risorse sono state trasferite alla Protezione Civile (4,6 milioni di euro) dal Centro nazionale per la prevenzione e il controllo delle malattie per gestire la situazione con le migliori risorse disponibili.
Con un poco di pazienza e buon senso il Coronavirus potrà essere circoscritto senza il rischio che diventi un'epidemia.